CAPO D'ORLANDO (ME) - 'BELVEDERE' AI PIEDI DEL MONTE DELLA MADONNA 'PULIAMO IL MONTE'
DATA NOTIZIA: 23/10/2013 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 

L’intuizione di Aldo e Sebastiano, la pragmatica regia di Carmelo, la preziosa Mehari di Angiolella, le mani esperte degli addetti ai lavori, tanti volontari assieme a paese parallelo al gran completo, Pippo, Salvo, Pippo, Giuseppe, Pippo, Carlos, Enzo (ancora auguri!), Cristian, Daniele, Maria Grazia e tanti altri, ed ecco il risultato: scalinata e Belvedere tirati a lucido, anche dove non si vede, ma da dove si vede il mondo; panorama mozzafiato che, dal golfo sotto il Monte, porta lontano e fa riflettere: che potenzialità ha questo posto!
           
Ore 8,15: tutti gli attrezzi pronti per essere usati, grande entusiasmo, facce “sveglie”, le presenze gradite di “vecchi” leoni e di bambini attrezzati e diligenti, tanta buona volontà; nulla è lasciato al caso: ramazze personalizzate con i colori dell’associazione (magica coincidenza), guanti professionali, rastrelli, pale, palette, scope, sacchi e sacchetti di ogni tipo e misura; il coordinatore Sonsogno dispone i gruppi, fornisce le dritte e si parte.
            Il risultato: venti grandi sacchi nei quali raccogliamo di tutto: armadietti, cartoni, cartacce, “borse” di monnezza “mista”, buttate al volo con furtiva destrezza dal lato di sotto e tristemente incagliate “a frutto” nella macchia mediterranea, lattine, bottiglie di alcolici, un set completo di scatole di bomboniere vuote e persino i confetti che avanzano da una cerimonia forse non gradita, poi scarpe da sera, un vestitino leopardato e un giubbotto da Fonzie, tante tracce di rapporti furtivi consumati nel tempo; prendiamo tutto senza pensarci due volte e “separiamo” il “malloppo” nelle postazioni “differenziate” appositamente create: vetro con vetro, cartone con cartone, ecc.; è l’ennesimo segnale positivo che la “raccolta virtuosa” della spazzatura è un valore dal quale non si può più fuggire.
            La villetta è finalmente pulita e dalla scalinata è un vero “Belvedere”.
            Eppure mi hai cambiato la vita”, recita una scritta “dedicata” che, dall’obiettivo sempre attento di Pippo, diventa fiero spunto per una riflessione; e se fosse così, se l’associazione, le associazioni, la civicità, se lo stare assieme così potesse realmente cambiarci la vita, in meglio ovviamente!
            Finiamo il “piano” e passiamo alla “salita”; prima una ricognizione e le “frecce” di Carlos nell’ennesimo sentiero che dalla parte di San Gregorio porta al Monte, il tempo di tirare fuori dalla pineta (prossima puntata) un poco di monnezza “invasiva” e via con la posa dei cestini; uno scheletro essenziale tiene un sacchetto bianco “sporco” per richiamare l’attenzione senza alibi: è qui dentro che si buttano i rifiuti e poi la juta riveste quelli nella piazzuola del Santuario in pendant con la pietra arenaria.
            Un bel colpo d’occhio che riscuote tanti apprezzamenti e qualche critica; ma è giusto così, tutte le opinioni sono gradite e rispettate, l’importante è fare, fare, fare.
            Acqua davanti e ventu d’arredi o male non fare, paura non avere, poco importa!
            Alla prossima!
 
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                                                                                                           l’ufficio stampa di paese parallelo

 
 

 
 
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