CAPO D'ORLANDO (ME) - L’AKRAGAS FA FESTA ALL'ORLANDINA DELLE ASSENZE, CON UN POKER DI RETI
DATA NOTIZIA: 10/11/2013 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 

ORLANDINA      1     AKRAGAS           4

Orlandina: Pandolfo, Ignazzitto, Franchina (19’ st Muccari), Leo, Privitera, Fascetto, Martusciello, Orioles, Frisenda, Cocimano, Mincica. All. Raffaele. In panchina Caserta, Silvestro, Librizzi, Kejtaz, Aloe, Crinò.

Akragas: Valenti, De Rossi, Paladino, Giuffrida, Vindigni, Astarita, Assenzio, Pellegrino, Saraniti (37 st Costa), Arena (36’ st Savonarola), Parisi. All. Rigoli. In panchina Zelletta, Fontana, Aprile, Bonaffini, Leanza, Caci, Lo Monaco.  

ARBITRO: Fiorini di Frosinone, assistenti Colizzi e Guglielmi di Albano Laziale.

RETI: 7’ e 77’ Saraniti, 44’ Cocimano, 55’ Pellegrino, 63’ Assenzio.

NOTE: spettatori circa 800 di cui 150 giunti da Agrigento. Corner 3-5. Recupero 1' e 2'. Ammoniti Saraniti, Privitera e Muccari.

Finisce con l’Akragas a far festa con i suoi tanti tifosi al seguito anche al Ciccino Micale sui resti dell’Orlandina. Al primo tentativo la vice capolista passa su azione tambureggiante con cross di Arena e stacco di testa dall’altezza dell’area piccola di Saraniti che spedisce la sfera all’angolino basso alla sinistra dell’incolpevole Pandolfo e poi festeggia mettendosi il pallone sotto la maglia a mimare il pancione della moglie in attesa del figlio. L’Orlandina replica subito su angolo di Privitera e colpo di testa da due passi di Cocimano che dà l’illusione del gol con Ignazzitto che non arriva per un soffio a porta spalancata.

Altra ripartenza ospite con lancio per Arena che brucia Franchina e batte di controbalzo mettendo i brividi a Pandolfo. I paladini si affidano alle palle inattive protestando per un fallo di mani in area avversaria al 21’ di Astarita, sostituto del forte Chiavaro, infortunatosi nella rifinitura alla vigilia del derby. Al 23’ ci prova lo specialista Fascetto dai 30 metri con una punizione che scavalca la barriera ma Valenti è ben piazzato e respinge alla sua destra.

Poi su angolo di Privitera è ancora Cocimano ad anticipare tutti ma la palla si perde sul fondo. Ma al terzo tentativo il fantasista orlandino pareggia i conti con una bella volee che si infila all’angolino basso alla destra di Valenti che certo non poteva arrivarci.

La ripresa si apre con la pioggia ed il vento protagonisti per la serie acqua a catinelle (poi saranno anche gol a catinelle per gli agrigentini) parafrasando il film da record di incassi di Checco Zalone. In un contesto da calcio inglese (e dire che sabato la spiaggia orlandina era abbastanza visitata) l’Akragas si trova meglio e sfrutta al primo attacco l’occasione con un’imbucata di Saraniti che capitan Pellegrino, ben appostato sul secondo palo, di testa accompagna in rete proprio sotto la porzione di stadio gremita dai tifosi della Valle dei Templi.

La reazione dei locali e rabbiosa ed al 61’ la palla entra dopo una mischia furibonda ma l’arbitro aveva già fischiato una trattenuta sul portiere. Regolarissimo, invece, il tris firmato da Assenzio (strappato in estate dagli agrigentini che hanno offerto più dell’Orlandina) con un sinistro sottomisura a finalizzare una bella azione sviluppatasi sulla destra d’attacco biancoazzurra con assist di Parisi impossibile da sbagliare per l’ex capitano del Città di Messina.

Al 70’ Arena sfiora il palo con una sassata micidiale e poi ancora Saraniti fa poker chiudendo una sfida che la vice lepre ha stravinto con merito punendo un avversario che alla distanza ha pagato a caro prezzo le troppe assenze. (*ca*)

Claudio Argiri    

 
 
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