SINAGRA (ME) - DANIELA SPANÒ, PRESENTA NUOVE INTERROGAZIONI A PARTIRE DALLE MEDAGLIE!
DATA NOTIZIA: 14/11/2013 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 

Nuova sfilza di “interrogazioni” della vice presidente del consiglio Daniela Spanò che ha chiesto “lumi” agli uffici, dalle medagliette d'oro, alla nomina dell'esperto esterno ai lavori pubblici Antonino Maccora. Andiamo con ordine. Ad interessare la “presidentissima” anche lo zio del Sindaco, ed a sua volta ex sindaco, Antonino Maccora, nominato esperto dall'attuale vice sindaco Salvatore Gaudio. Nello specifico, la rappresentante consiliare ha chiesto l'atto di nomina e le funzioni svolte da Maccora.

Torna a tenere banco anche la vicenda delle medagliette d'oro, comprate dall'ex amministrazione Ioppolo, per omaggiare i nati sinagresi. All'epoca non tutti ebbero modo o voglia di ritirare il “ricordino” cosicché 38 di esse vennero venduti, a qualche mese dall'insediamento dall'attuale amministrazione e acquistati dalla gioielleria del marito del sindaco. Per Spanò quelle medagliette “erano destinate ai neonati e non dovevano essere assolutamente vendute”.

Lente d'ingrandimento anche sulle direttive date ai dipendenti esterni per capire e, se del caso, fugare quelle voci, secondo le quali, a dirigere gli operai “concorrerebbero” anche persone prive di qualsivoglia titolo. Su questa presunta impropria “commistione” la vice presidente ha chiesto una relazione al perito edile Calogero Sirna, l'unico titolato a dirigerli.

Chiesta relazione anche sulla ristrutturazione del palazzo comunale per il quale ha chiesto: i lavori effettuati, il progetto, le varianti, l'impresa aggiudicataria e il collaudo: Domande pure sull'utilizzo dell'indennità di funzione cui il sindaco aveva rinunciato all'inizio del mandato. “un'economia – dice Spanò – di non poco conto che è giusto che venga destinata, così come lo stesso primo cittadino aveva scritto nel programma elettorale, “per interventi di assistenza economica ai singoli ed ai nuclei familiari che non dispongono di risorse sufficienti” e “ agli abitanti delle contrade a cui fino ad oggi non è stato garantito il diritto fondamentale di raggiungere le loro abitazioni”.

Intanto qualche ufficio, malgrado i mesi trascorsi, i solleciti, e le “messe in mora”, inviate anche al Prefetto, non ha ancora dato, in alcuni casi, risposte, specie sul bilancio e sugli stipendi dei funzionari. “Perché- conclude-l'esponente consiliare - nel momento cui si parla di riduzioni delle ore lavorative per i dipendenti precari, se non addirittura il licenziamento, è necessario avere contezza degli stipendi più alti perché per un piccolo Comune risparmiare è un obbligo”.

Enzo Caputo

 
 
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