PIRAINO - LA PREOCCUPANTE SITUAZIONE IDROGEOLOGICA NEI NOSTRI COMUNI.
DATA NOTIZIA: 27/11/2013 - POSTATA DA: Scaffidi Catrinella Lorenzo
 

Dopo quanto avvenuto in Sardegna,una settimana fa,e con ancora i ricordi e le immagini stampate nelle nostre menti degli alluvioni di Giampilieri e Barcellona,c’è da chiedersi che cosa accadrebbe qui da noi, e cioè tra i comuni della Costa Saracena, se una cosidetta “bomba d’acqua” si dovesse abbattere sui nostri centri.

Certamente si può affermare che le nostre comunità (tranne rarissimi casi) non hanno mai fatto in questi ultimi anni un’adeguata pulizia dei torrenti presenti,che oramai sono diventati delle discariche a cielo aperto,ma non solo in quanto in questi corsi d’acqua che tecnicamente e secondo il buon senso dovrebbero essere liberi di far scorrere l’acqua sino al mare, è presente una folta vegetazione fatta di alberi imponenti  che di sicuro impedirebbero ad una piena d’acqua di defluire regolarmente,esondando così sulle strade limitrofe e causando una miriade di problemi alla cittadinanza.

Un altro problema a cui i sindaci sembrano non voler prestare attenzione è quello relativo alla pulizia dei tombini che si trovano attualmente in condizioni pietose. Basta una piccola pioggia di due ore perché tutti i tombini esondino e vadano in tilt. Non si vede mai nessuno intervenire per aggiustare questa pecca che se dovesse arrivare una “bomba d’acqua” causerebbe ingentissimi problemi soprattutto alle abitazioni che stanno a piano terra ed a tutti i negozi .Non sarebbe più opportuno non fare una due manifestazione ludica in meno e destinare quei soldi alla pulizia e riassetto dei tombini? Nel caso vi fosse qualche alluvione, la cittadinanza vi ringrazierebbe.

Altro caso sui cui porre l’attenzione e riflettere è quella relativa alle nostre montagne e colline  molto franabili,come ci ricordano i convegni dei geologi della nostra provincia che ogni anno ci mettono in guardia di quanto siano alte le probabilità di eventi franosi in caso di forti piogge.  Ebbene noi non solo non mettiamo le reti protettive che,di sicuro, non risolvono il problema ma almeno lo limitano(contro la forza della Natura purtroppo niente o quasi si può fare)ma addirittura permettiamo che esattamente sotto questi ammassi rocciosi vengano edificati condomini,ville e quant’altro.

C’è ne sarebbero ancora tante cose da fare per migliorare la situazione  e che invece diciamo vengono dimenticati dai Primi Cittadini, e l’altro giorno leggendo i quotidiani nazionali,subito dopo la tragedia Sarda, leggevo appunto come la provincia di Messina sia una delle più a rischio. Assolutamente verissimo, manca ancora tanto affinchè i rischi possano ridursi al minimo, sperando che Dio Pluvio ci dia una mano e non ci faccia vivere delle situazioni del genere,in una settimana che si preannuncia rischiosa.                       

 
 
Pagina stampata da http://www.quadrifoglionews.it
Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione della redazione
Copyright 2004 - 2024 "Il Quadrifoglio News Online" supplemento elettronico
del mensile d'informazione e di annunci economici "Il Quadrifoglio News"