L’influenza ha raggiunto il picco. Nella settimana dal 3 al 9 febbraio  annunciano i medici  la curva dell’epidemia ha iniziato la sua discesa: dopo avere toccato nella settimana precedente il tetto di 6,28 casi ogni mille assistiti (oltre 373mila casi in tutto), l’incidenza dei virus è scesa a 6,10 casi per mille (363mila casi circa). Dall’inizio della sorveglianza, l’influenza di quest’anno ha messo a letto finora circa 3 milioni di italiani, in particolare bambini da 0 a 4 anni. Nella settimana del picco l’incidenza dei virus fra i più piccoli è stata di 19,69 casi ogni mille assistiti, scesa a 17,73 casi per mille nell’ultima settimana monitorata. In calo anche l’incidenza nella fascia 15-64 anni, mentre il valore del periodo 3-9 febbraio è leggermente superiore a quello della settimana precedente fra i bambini da 5 a 14 anni e gli anziani over 64.

 «Nella scorsa settimana (la quinta del 2014) - recita il bollettino Influnet - è stato raggiunto il picco epidemico delle sindromi influenzali. Il livello di incidenza finora registrato è inferiore a quello osservato nella maggior parte delle precedenti stagioni influenzali». Da Nord a Sud, «nella sesta settimana del 2014 in alcune regioni il livello di incidenza è basso - continua il report -, in particolare in Friuli Venezia Giulia, in Puglia, in Molise e nella provincia autonoma di Bolzano. Marche e Campania sono le regioni in cui si osserva ancora un livello alto dell’incidenza, alimentato soprattutto dalle classi di età pediatrica».

Complice di questa epidemia che sta toccando ogni famiglia italiana, sicuramente le condizioni altamente variabili del meteo,tra giorni di grande freddo, anche sotto lo zero, e giorni segnati da venti caldi come lo scirocco, che naturalmente mettono gli italiani in gravi pericoli di salute.