CASTELL'UMBERTO (ME) - CONVEGNO: SFARANDA NON È UN IMMOBILE, MA L'ANIMA DI UN PAESE
DATA NOTIZIA: 01/04/2014 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 

“Sfaranda non è un immobile, una strada o un terreno che cede, è l'anima di un paese, è il cuore di ognuno di noi che batte, che ha dato e continuerà a dare vita alla storia di tutti noi”. Pezzi di cuore, scritte nel 2010 da Pippo Manera e da alcuni giovani locali per dire noalla frana di Sfaranda. “Vedere scivolare a valle le nostre case e gli affetti è forse la peggiore delle sensazioni ha aggiunto Valeria Imbrogio- assessore umbertina alla famiglia, nel corso del convegno- “Territorio che vive- rischi idrogeologici- Tutela e buone pratiche”, svoltosi sabato scorso.


I lavori, organizzati dall'Assessorato alla famiglia, dall'Associazione locale “Euravia Onluss” e le biblioteche comunali di Sfaranda e Castell'Umberto hanno registrato malgrado l'ampiezza dei locali il “Tutto esaurito”- Siamo rimasti ha detto il vice sindaco Gaetano Conti Nibali- saldamente attaccati alle nostre tradizioni con la ferma determinazione di vincere un nemico tanto vasto quanto insidioso e, gli fa eco l'assessore allo sport Giuseppe Pruiti Ciarello, grazie anche all'associazionismo sociale e sportivo che, in quei tragici momenti, ha fatto la sua parte.
“Prima di intervenire- ha spiegato Michele Orifici, presidente nazionale della Commissione geologi della protezione civile, è stato necessario un accurato monitoraggio per evitare interventi azzardati o, peggio controproducenti.

“In Italia si costruisce ogni anno l'equivalente territoriale della città di Milano- ha avvisato Salvatore Granata Presidente Legambiente Nebroi, e lo si fa pure male. Bisogna intervenire preventivamente con politiche mirate che da un lato danno respiro a chi la montagna la vive anche economicamente e dall'altro prevenendo i fattori di rischio”. E' importate costruire bene ha aggiunto l'ingegnere Antonio Conti Nibali- Perchè – prevenzione e buona ingegneria devono andare di pari passo.

Un minuto di silenzio, in ricordo dei morti dell'alluvione di Giampileri, prima del commosso contributo di Salvo Restuccia del “Comitato salviamo Giampileri”- “Vedere il fango che copre e distrugge le case e come guardare un corpo che muore, come le tante vite spezzate in quelle tragiche ore” Purtroppo - ha detto Salvatore Mangione - assessore del Comune di San Fratello- il cui territorio è stato oltraggiato da un vasto smottamento- bisogna pure fare i conti con i tentativi di cattivo utilizzo delle risorse della protezione civile.

Troppi i disastri visibili che rischiano- ha relazionato Cinzia Fortunato- di far passare sotto silenzio le insidie “liquide” come il pericoloso inquinamento delle falde acquifere e delle condotte dell'acqua.  Intanto scorrono i video e le immagini girate da Enzo Gridà, capo delegazione Castell'Umberto Rangers International, che ha fotografato ogni più piccolo smottamento del terreno. Immagini forti di un territorio sventrato e violentato dalla natura e dall'uomo che a Sfaranda si è accanito contro i simboli sociali, dalle scuole alla bella e austera chiesetta in pietra che, al tavolo “era presente” con Don Antonio Sambataro della locale Parrocchia Maria SS. Annunziata ricordata, dopo il convegno, dal sindaco Vincenzo Lionetto che ha inaugurato, con il parroco, una miniatura in pietra della chiesa, dello scultore Nino Gridà progettata dall'architetto Giuseppe Fazio. Ricordare e anche capire per diffondere il rispetto per la natura sin dai banchi di scuola.

“Abbiamo varato molti progetti legati all'ambiente ha detto – Rina Maria Ceraolo Spurio, dirigente dell'istituto comprensivo di Castell'Umberto perché è importante che i ragazzi imparino da subito che “si scrive ambiente e si legge crescita”, ma anche storia, impegno appartenenza, tradizione...politica (basta indifferenza, emergenze ma reali politiche di prevenzione e di consolidamento del territorio- ricorda giustamente su “face” richiamando un “post” del 2011, “Officina Rebelde.

Territorio vuol dire “sapori locali” da offrire agli ospiti. “Momenti fotografici” - mostra tematica- rivive quei tragici giorni. Oggi c'è spazio per il folclore del musicologo Vincenzo Conti Nibali e, perchè no, anche da una spaghettata. Molto è stato fatto ma tanto resta ancora da fare.

Enzo Caputo

 
 
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