Via libera con 42 voti a favore e 16 contrari al ddl paga imprese, la norma che accende un mutuo da un miliardo di euro per pagare le aziende fornitrici di Regione, Comuni e ospedali.
A questa  legge è legata anche l'erogazione di un vecchio mutuo da 360 milioni di euro che serve alla cassa regionale: senza questi fondi erano a rischio anche gli stipendi dei regionali. Sala d'Ercole approva il testo presentato dal governo Crocetta, che prevede il pagamento della rata del mutuo attraverso l'attuale aliquota di Irpef e Irap nel 2014 e dal prossimo anno anche con altri fondi, rendendo possibile ridurre le tasse. "Si tratta solo di una norma manifesto, non è prevista alcuna riduzione certa delle tasse", attaccano i cuperliani del Pd e i grillini.  

La norma passa anche con i voti del Nuovo centrodestra: "Grazie alla nostra azione è stato ridotto il tasso d'interesse a carico della Regione per pagare il mutuo da un miliardo di euro", dice il capogruppo Nino D'Asero.

Nel testo prevista anche una anticipazione di 40 milioni di euro per Riscossione Sicilia, la spa regionale sull'orlo del collasso. Gli interessi per questa anticipazione saranno a carico della Regione, per una spesa di 400 mila euro.

Il ddl paga imprese sbloccherà comunque crediti per un miliardo, dei quali 600 milioni solo per il comparto della Sanità. Circa 6 mila le aziende creditrici che riceveranno i pagamenti.

Rimangono comunque le divisioni nella maggioranza. Tanto che le fibrillazioni nella coalizione di governo, e soprattutto nel Pd, si sono fatte sentire fin dall'apertura della tanto attesa seduta di Sala d'Ercole per l'approvazione del disegno di legge sui crediti delle imprese.