La perdita di capelli durante i trattamenti di chemioterapia potrebbe essere solo un ricordo. All’Istituto europeo di oncologia (Ieo) fondato da Umberto Veronesi, è in corso, infatti, la sperimentazione di uno caschetto speciale che, indossato durante la somministrazione delle cure, previene la perdita di capelli sfruttando l’effetto protettivo del freddo.

«All’istituto, primi e unici in Italia, stiamo valutando un sistema avanzato di raffreddamento che, tramite un caschetto da indossare prima, durante e dopo l'infusione della chemioterapia - ha detto l'oncologo Umberto Veronesi -, protegge le cellule dei bulbi piliferi del cuoio capelluto dai danni da farmaci. Il freddo diminuisce la perfusione del sangue e il metabolismo, frenando localmente l'attività "distruttiva" dei chemioterapici».

I primi risultati sono stati presentati all’incontro "Ieo per le donne", voluto per celebrare le donne che combattono quotidianamente contro il cancro al seno. «È stato utilizzato da 30 pazienti con tumore al seno, con risultati incoraggianti: in alcuni casi la capigliatura è rimasta intatta - ha sottolineato -. L'idea di ridurre la caduta raffreddando il cuoio capelluto risale in realtà agli anni '60, ma i risultati finora non erano stati soddisfacenti».

Finora, ha ottenuto il successo nell'85% dei casi. «Va però chiarito - ha precisato Veronesi - che non tutti pazienti hanno le indicazioni al trattamento con il caschetto, perché il successo è legato alla tipologia di chemioterapia seguita, alla dose, al tempo di infusione e, come per tutte le cure, alla caratteristiche individuali della persona. Dopo il primo gruppo pilota, continueremo a studiare questo strumento per perfezionarne ed estenderne al massimo l'utilizzo».