MESSINA - GLI AUGURI DELLE FESTE NATALIZIE, NELLA CAPPELLA DEL DIPARTIMENTO MILITARE DI MEDICINA LEGALE
DATA NOTIZIA: 02/01/2016 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 
 
Per reciproci scambi di auguri nell’imminenza del Santo Natale, nella cappella del Dipartimento Militare di Medicina Legale (D.M.M.L.) ex Ospedale Militare, è stata celebrata la S. Messa officiata dal Cappellano Militare don Mario Raneri alla presenza del Direttore Col. Med. Francesco Rizzo, del Personale militare e civile, del Commissario Straordinario dell’Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana Sez. di Messina Ten. Col. Med. Angelo Petrungaro, nonché di una rappresentanza del Corpo delle II.VV. con l’Ispettrice S.lla Antonella Carnazza e del Corpo Militare della CRI.
Al termine della celebrazione sono state consegnate 2 croci di anzianità per 25 e 1 per 15 anni di appartenenza al Corpo delle II.VV. C.R.I. rispettivamente alle S.lle Iannello Anna Maria, Lo Prete Carmela e Aragona Anna.

Sempre nell’imminenza del Santo Natale si è svolto un incontro conviviale congiunto per un cameratesco scambio di auguri fra i Soci della Sanità Militare, dei Paracadutisti e dell’Arma di Cavalleria.
Durante la riunione si sono ricordati i fasti del Paracadutismo e della Cavalleria e soprattutto i fatti d’Arme del Natale 1941 in terra russa, dove i Reggimenti di Cavalleria, oltre a dare prova di robustezza fisica e morale, compirono operazioni esploranti e furono utili per la sopravvivenza stessa di tutto il Corpo di Spedizione Italiano (C.S.I.R.).

Già il 20 Dicembre la ricognizione aerea informava il Comando dello C.S.I.R. che massicce forze sovietiche premevano sul fronte occupato dalle FF.AA. italiane. Proprio il 25 Dicembre, approfittando della solennità del Natale, i Bolscevichi attaccarono le nostre truppe composte dal 3° Reggimento Bersaglieri, da un Gruppo di Artiglieria a cavallo “Voloire”, dal Raggruppamento Camicie Nere “3 Gennaio” e dal Reparto di Sanità diretto dal Messinese Ten. Med. Antonino D’Amico.

I Sovietici, data la ricorrenza cristiano-cattolica, presumevano una diminuita attenzione da parte italiana; invece i nostri soldati non solo resistettero, ma contrattaccarono, riprendendo le postazioni precedentemente perdute. L’attacco, noto col nome di “Battaglia di Natale”, causò molte vittime e i soldati che furono fatti prigionieri vennero assassinati; fra questi il prete Don Giacomo Davoli già Cappellano del Rgt. “Savoia Cavalleria” (3°). Tutto questo si è detto
Ad perpetuam rei memoriam.
                                                                                  Dr. Angelo Petrungaro

 

 
 
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