VARESE - CHIRURGIA ESTETICA IN AUMENTO: CHI CONTROLLA IL “RITOCCHINO”?
DATA NOTIZIA: 21/01/2016 - POSTATA DA: sabrina lamanna
 
Il fenomeno del ritocchino ha ormai preso piede da decenni anche nel nostro Paese, ma negli ultimi anni la tendenza si è accentuata: sempre più donne e uomini di tutte le età si rivolgono al chirurgo estetico per migliorare il proprio aspetto.
Secondo un recente studio, i mesi di gennaio e marzo sono i periodi dell’anno in cui – complici rispettivamente la fine delle abbuffate natalizie e l’avvicinarsi della primavera - si registra un picco di richieste di interventi estetici, sia invasivi che non invasivi, definiti anche come “non ablativi”.

Ma quali sono gli interventi più richiesti dagli italiani che desiderano un ritocchino per rimettersi in forma e fare pace con lo specchio?
“Uno degli interventi più richiesti in Italia è la rinoplastica, l’operazione che consente di rifarsi il naso e di ritrovare così non solo le proporzione del viso, ma anche un’armonia psicologica e una maggiore serenità nel rapporto sociale; a seguire troviamo il lifting al viso” – spiega Marco Castelli, chirurgo specialista in medicina e chirurgia estetica, che opera da anni sia in Italia che in Svizzera.

Spesso chi desidera modificare il proprio aspetto ricorrendo alla chirurgia estetica soffre un vero e proprio disagio fisico che si ripercuote nella sfera sociale e anche intima. Per tale ragione – in questi casi – è opportuno consultare uno specialista abilitato in chirurgia estetica, valido e professionale, in grado di valutare la situazione della paziente e consigliarla al meglio.

E se da un lato c’è chi ancora teme la chirurgia estetica, dall’altro si verifica il fenomeno opposto: l’esagerazione e il continuo ritocco per rincorrere una perfezione che non esiste.

Come mettere freno a questo fenomeno?
“Per fortuna – continua il chirurgo - rispetto al passato vengono richiesti risultati molto più naturali e rispettosi dell’anatomia umana; in generale le esagerazioni non sono più accettate, né richieste, per cui - salvo rare eccezioni – si riesce ad accontentare da subito le aspettative delle pazienti”.

E nelle rare eccezioni?
“Ovviamente di tanto in tanto capitano anche delle richieste bizzarre: sta al chirurgo serio, scrupoloso e competente far capire che la chirurgia plastica non è una bacchetta magica in grado di trasformare ogni volto e ogni corpo. Il chirurgo estetico non è un Re Mida, che con un tocco cambia tutto. Possiamo fare tante cose molto belle ed apprezzabili, ma abbiamo pur sempre dei limiti”.

Ma come si fa a riconoscere un chirurgo serio da uno improvvisato?
In linea generale, il primo dato da controllare è il titolo di studio: i veri chirurgi plastici sono quelli che hanno conseguito la specializzazione in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. In secondo luogo, un buon chirurgo deve avere esperienza e anche l’età ha una certa importanza; ovviamente un medico di 30 anni per quanto bravo possa essere stato negli studi non può ancora avere una esperienza professionale importante. Pertanto, è opportuno optare per un professionista che abbia sulle spalle qualche anno in più di lavoro.

 
 
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