Q-MAGAZINE - SICILIA – L'”ARANCIONE” NON PIACE A RUGGERO RAZZA E NELLO MUSUMECI
DATA NOTIZIA: 05/11/2020 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 

“Il governo avrebbe potuto, anzi, dovuto – anziché scaricare sui presidenti di Regione le responsabilità – optare per un unico provvedimento di carattere nazionale, consentendo poi ai presidenti di Regione di adottare misure più o meno restrittive”.

Intervistato da RaiNews24, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, torna a criticare la decisione del governo di inserire la Sicilia in zona arancione. “Se c’è una regia politica per colpirci? Basta mettere a confronto i dati attuali della Sicilia con quelli di altre regioni – dice Musumeci – per rendersi conto di come il sospetto possa trovarsi dietro l’angolo.

Tutte le zone penalizzate appartengono al centrodestra, migliaia di siciliani la pensano con l’impronta del sospetto. Chiedo al governo centrale di ripensarci, con un esame più sereno e approfondito si potrà rivedere il colore della Sicilia”, sottolinea Musumeci, secondo cui la conferma di questa scelta “massacrerebbe la posizione della Sicilia, un tessuto già massacrato dalla prima ondata”.

“Noi – spiega ancora il governatore siciliano – abbiamo i dati che ogni giorno vanno al ministero perché il ministero li rende pubblici: negli ultimi 8-10 giorni a Palermo abbiamo avviato lo screening per individuare gli asintomatici, con file di macchine in drive-in, per individuare il positivo, allontanarlo dai familiari ed evitare contagio a catena. Questo, più il reclutamento di 3.000 operatori sanitari, ha determinato inevitabilmente il calo di contagio, che si percepirà tra 12-15 giorni: se a Roma non si tiene conto di queste misure si arriva a valutazioni finali che sono discordanti”.

Dopo Nello Musumeci, ecco Ruggero Razza (foto sotto). Dopo il presidente della Regione, tocca all’assessore regionale alla Sanità protestare contro la decisione del governo di collocare la Sicilia nella zona arancione.

“Oggi mi confronterò con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – annuncia Razza – in ordine alle ragioni che hanno determinato la zona arancione in Sicilia. Leggo sulla stampa farneticazioni (qualche volta strumentali, qualche altra dettate dalla voglia di fare polemica a tutti i costi) in ordine all’occupazione dei posti letto in Sicilia e mi pare, quindi, indispensabile pubblicare il report settimanale utilizzato da Roma.

Come vedete i nostri indici di occupazione erano ben al di sotto della soglia di allerta. E, riferendosi ai dati alla scorsa settimana, essi non tengono neppure in considerazione il piano approvato dal Comitato tecnico scientifico che li aumenta ancora di più. Sono fatti, non analisi”.

LaSiciliaweb

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