SINAGRA (ME) - SULLA TELENOVELA DELLA CALEG, INTERVIENE E CHARISCE ANGELA FOGLIANI
DATA NOTIZIA: 08/11/2012 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 
Riceviamo & Pubblichiamo *

Non sono intervenuta fino ad ora  sulla vicenda Caleg  perchè ho saputo dalla stampa di una mediazione in corso con il sig. Prefetto di Messina, sia pure rinviata a data da destinarsi, e ora, sempre dalla stampa, della "sospensiva" concessa dal Tar, ma rimango stranita del fatto che a tutt'oggi, nessuna informazione  ufficiale è stata fatta al Comitato pur essendo stati citati, e quindi "riconosciuti a tutti gli effetti" dall'Amministrazione  nella sua nota al  Prefetto.


Certamente non posso che prendere atto che la problematica  sollevata con la nostra iniziativa -  definita “sospetta” -  era invece fondata in quanto, malgrado sia stato autorevolmente affermato che tutto era in regola , oggi siamo a conoscenza di problematiche di varia natura risalenti a ben prima del 20 settembre quando 2012 , quando nella sala consiliare è stato  comunicato a tutta la cittadinanza che da controlli e da verifiche effettuate dall'Amministrazione Comunale nei pochi mesi trascorsi dal suo insediamento risultava che lo stabilimento della Caleg era in regola  con tutte le necessarie autorizzazioni.

Quella sera è stato anche  comunicato che l’ARPA aveva fatto delle nuove rilevazioni nei giorni precedenti all’incontro e che una volta acquisiti i risultati il Sindaco avrebbe convocato un’apposita  conferenza di servizi.
Addirittura è stato asserito che era “sospetto” che il Comitato , a distanza di tre anni dalle prime lamentele, si svegliasse e ritornasse a sollevare lo stesso problema.

In quella riunione  non abbiamo potuto fare altro che prendere atto di quanto affermato ma, allo stesso tempo abbiamo ribadito le  perplessità sulla regolarità della produzione rispetto alle norme di tutela ambientale e della salute  e  chiesto espressamente che il Comitato venisse aggiornato su tutti gli sviluppi della vicenda.

Ma fino ad ora nessuno  ha informato il Comitato  di ciò che è successo né ufficialmente né ufficiosamente : tutto ciò che è avvenuto dopo la riunione pubblica del 20 settembre 2012  è stato   appreso attraverso la stampa , il web, i vari volantini affissi in paese .

Una cosa però adesso è innegabile:  l’esistenza di “zone oscure” antecedenti al 20 settembre 2012   dimostrano che non c'è stato alcun “risveglio sospetto” e rafforzano la fondatezza delle ragioni che hanno indotto  102 cittadini a costituire un Comitato Cittadino  per la tutela e la salvaguardia ambientale di Sinagra .

Oggi la ditta ha ripreso la produzione e la domanda sorge spontanea: Quando l'Amministrazione o  il Sindaco (non i suoi  “simpatici”  simpatizzanti  su Facebook)  riterranno di coinvolgerci nelle forme idonee, con notizie precise e ufficiali?  

Di certo il Comitato farà la sua parte: non si sottrarrà alle sue responsabilità ma non si addosserà quelle di altri.

Ribadisco che per il Comitato la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori debbono e possono convivere con la salvaguardia e lo sviluppo dei posti di lavoro.

Salute, ambiente e lavoro sono connessi - non alternativi - tra di loro e necessari per vivere una vita dignitosa per tutti: lavoratori e cittadini.

Chi pensa o afferma il contrario commette un atto di inciviltà inaccettabile per la nostra comunità al pari di chi in questa delicata vicenda  pensa di appuntarsi - anzitempo -   medagliette al petto.

ANGELA FOGLIANI

Presidente del Comitato Cittadino di Tutela e Salvaguardia Ambientale di Sinagra

 
 
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