Riceviamo & Pubblichiamo *
Preg.mo sig.
Sindaco Salvatore Messina
Preg.mo sig.
Assessore Giuseppe Magistro
Preg.mo
Pres. A.C.I.B. Carmelo Ioppolo
Oggetto: parcheggi a pagamento – “strisce blu”.
In riscontro alla diverse critiche poste dai cittadini e, in
particolare, dai commercianti brolesi, formuliamo la presente lettera
facendo le seguenti osservazioni.
Sgombriamo il campo e diciamo che, indipendentemente dalla gestione
diretta da parte del Comune o dalla sua concessione ad un privato, i
parcheggi a pagamento – le cosiddette “strisce blu” –, così come
individuati dall’Amministrazione Comunale di Brolo, sono illegittimi.
In tal senso, la norma (art. 7 c. 8 C.d.S.) è molto chiara: “Qualora
il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo
dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di
controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su
parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze,
deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente
senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.
In altre parole, se da una parte della strada sono state individuate le
suddette “strisce blu” dal lato opposto, o comunque nelle immediate
vicinanze, sarà necessario assegnare un apposito spazio delimitato con
“strisce bianche” e gratuito. Al contrario, invece, tutte le aree a
pagamento, così come individuate dal Comune di Brolo, sono sprovviste
dei requisiti sopra richiamati.
Sul punto è costante, altresì, l’orientamento della Suprema Corte nel ritenere che “[…]essendo
tenuta l’Amministrazione Comunale, qualora assuma l’esercizio diretto
del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga
l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, a
riservare – salve le deroghe espressamente previste dalla legge – parte
della stessa area o altra parte nelle immediate vicinanze un’adeguata
area destinata a parcheggio libero, è illegittima la sanzione irrogata
dal Comune che non si sia attenuto a tale obbligo a colui che abbia
omesso di pagare il ticket nelle aree assoggettate al pagamento, da
considerare conseguentemente non dovuto[…]” e di conseguenza, “va
confermata la sentenza del Giudice di Pace che, disapplicando il
provvedimento amministrativo integrativo della norma la cui violazione
viene contestata, annulli il verbale di accertamento di violazione
amministrativa per la sosta di autoveicolo senza l’esposizione del
tagliando attestante il pagamento della tariffa, ritenendo illegittimi i
provvedimenti comunali istitutivi dei parcheggi a pagamento nel centro
cittadino, per non essere state previste adeguate aree destinate al
libero parcheggio, ai sensi dell’art.7 comma 8 L. 30 aprile n. 258” (Cass. Civ. Sez. Un. n. 116 del 09.01.07).
Orbene, dalla normativa e dalla giurisprudenza sopra richiamata
discende che i provvedimenti del Comune di Brolo che hanno istituito la
sosta a pagamento e non prevedono aree di parcheggio libero sono
illegittimi in quanto sono stati adottati in violazione delle norme di
legge indicate; illegittimità ribadita, altresì, da consolidata
giurisprudenza di Cassazione.
A questo punto, ci sembra doveroso suggerire all’Amministrazione
Comunale e, in particolare, al Sindaco ed all’Assessore al Commercio,
ove ritenessero necessario ed opportuno mantenere le suddette aree a
pagamento, di adeguare la loro disposizione ai sensi dell’ art. 7 c. 8
C.d.S.-.
In ogni caso, da cittadini e
non da “giuristi”, suggeriamo, anzi, pretendiamo (!!!) che le SS.VV.
comprendano che queste “strisce blu” (qualora, anche a seguito del
nostro sollecito, fossero adeguate a norma di legge) sono un ingiusto
sistema per spillare soldi dalle tasche di NOI CITTADINI già vessati e
stremati da una classe politica “rapace” ed “ingorda” (si parla in
generale, ovviamente).
Vero è che il Comune di Brolo ha previsto il cosiddetto “avviso di
cortesia” che consente di pagare 3,50 euro entro le 24 ore, ma è pur
vero che la sanzione base rimane sempre di 24,00 euro (entro i primi 20
giorni) e maggiorata fino a 40,00 euro se notificata a casa. Tale
vergognoso sistema è stato previsto ad hoc (ripetiamo, non
dall’Amministrazione di Brolo) per scoraggiare ogni possibile azione
giudiziaria da parte del cittadino, il quale, ove volesse presentare
ricorso al Giudice di Pace competente, dovrebbe pagare comunque 37,00
euro di contributo unificato per consentire l’iscrizione a ruolo della
causa.
Detto questo, invitiamo gli Amministratori del Comune di Brolo a
prendere in considerazione quanto sopra, facendo presente, altresì, che,
in caso contrario, ci rivolgeremo alle opportune sedi per difendere i
NOSTRI DIRITTI !
Distinti saluti,
Basilio Scaffiidi