Giovedì 2 Gennaio 2025 - Direttore Responsabile
Salvatore Calà
un libro per lo sfortunato paolo gullà. sabato si replica a brolo
UN LIBRO PER LO SFORTUNATO PAOLO GULLÀ. SABATO SI REPLICA A BROLO
FONTE NOTIZIA: www.gazzettadelsud.it
Eventi, FICARRA (ME)
“Storia di un “Angelo” volato in cielo troppo presto”. Questo il
titolo del libro dello scrittore e commediografo di Longi Umberto
Russo, presentato a Ficarra, presso Palazzo Busacca, dedicato alla
memoria del giovane Paolo Gullà, di Brolo, scomparso a seguito di un
incidente stradale, in contrada Santa Carrà di Capo d’Orlando, nella
scorsa estate.
“Sicuramente lui è sceso dal Cielo a rendere magica la
presentazione del romanzo”, ha detto Umberto Russo. Ed infatti Paolo
Gullà sembrava essere presente nel corso della presentazione alla quale
hanno presenziato i genitori Pippo e Nunziatina, il sindaco di Ficarra
Basilio Ridolfo, l’assessore comunale di Brolo Giuseppe Magistro ed il
consigliere comunale brolese Irene Ricciardello. Presenti anche il dott.
Giuseppe Pruiti e la moglie, di Naso, accomunati dallo stesso destino
di avere perso la figlia, Emanuela, in un incidente d’auto il 4
settembre 2007.
Tante parole nel corso della serata, ricordi, un video
musicale, immagini di Paolo calciatore, lui che amava la Tiger Brolo per
la quale giocò e l’Inter e tanti gesti d’amore. Il ricavato del libro
sarà devoluto ai genitori di Paoletto, come tutti chiamavano
affettuosamente lo sfortunato ragazzo, per realizzare opere di bene da
intitolare al proprio figlio. “Questo romanzo – è scritto nella
prefazione - vuole essere un umilissimo omaggio alla memoria di un
ragazzo dai riccioli biondi, amato, adorato e benvoluto da tutti.
L’autore ha inteso romanzare proprio questo amore, questa luce, che si
sprigionavano intensi e colorati da Paoletto Gullà. Ogni dramma, ogni
tragedia, si porta con sé gioie e sorrisi e lascia dolori e
disperazioni. Ma è anche vero che nulla può contro l’affetto di chi ha
conosciuto questo meraviglioso, stupendo, straordinario ragazzo; così
come non riuscirà a togliere dal ricordo di chi vive e di chi lo vuole
ricordare neppure il più piccolo briciolo di ricordo o di affetto. Mai
un figlio dovrebbe essere strappato all’amore di una mamma e di un papà.
Per nessun motivo al mondo. Per nessuna ragione al mondo. Perché non è
nell’ordine naturale delle cose. Se avviene il contrario, quest’ordine
naturale delle cose, non solo viene stravolto nella sua vera essenza, ma
viene ad essere privato del suo significato originario, slegato da
“Quel Destino” che tutto preordina e stabilisce”.