“Non lasciarlo solo”. Così Brolo, ricordando il sacrificio di
Peppino Impastato, fa scudo intorno al giovane sindaco anticamorra, che
giovedì, incontrerà l’amministrazione comunale, i sindaci ed i giovani
dei nebrodi.
A 35 anni dalla morte, Peppino Impastato sarà ancora ricordato a
Brolo nella manifestazione che la Sak Be, in sinergia con
l’amministrazione comunale, le Scuole, il Forum giovanile, e le
associazioni che operano in difesa della legalità, organizzano in
concomitanza con l’anniversario del suo assassinio.
Una manifestazione che trova anche un valore aggiunto nella presenza
del sindaco di Parete, un paesino in provincia di Caserta, che, alcuni
giorni fa, quando ha visto che la processione in onore di Maria
Santissima della Rotonda, patrona del paese, si fermava sotto la casa di
un parente del boss Bidognetti, non ha esitato a sfilarsi la fascia
tricolore ed andare via.
Un gesto coraggioso che sta pagando, da subito, duramente, al punto
che il primo cittadino campano accusa: «I vertici provinciali del mio
partito – lui è del Pd – mi hanno lasciato solo, mentre sui ocial
network, attraverso profili falsi, c’è chi mi invita a vergognarmi e
dimettermi per salvare la faccia o addirittura qualche consigliere
comunale di opposizione mi definisce un finto perbenista».
Lo Stato invece gli ha già testimoniato solidarietà: il prefetto di
Caserta, Carmela Pagano, l’ha invitato mercoledì scorso a partecipare al
comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica,
complimentandosi per un atto, «che vale più di cento convegni sulla
legalità».
«Il mio gesto – racconta – era doveroso per dare un messaggio chiaro
alla comunità. Ho voluto dire che qui ci sono istituzioni che lottano
per smantellare questo substrato culturale che vede ancora un fascino
nella camorra. Nulla contro la carità cristiana, ma «no» a messaggi che
possono essere letti come sudditanza» – e continuando «Ora tocca alle
istituzioni fare la propria parte e togliere terreno a un modo di
pensare alla criminalità con assuefazione, rassegnazione o peggio come
alternativa».
Stare vicino a chi si oppone, al pari di chi denuncia, diventa quindi
una necessità. Esternare solidarietà, anche attraverso gesti concreti,
visibili, tangibili, diventa un dovere.
Così, subito dopo l’accaduto, Pierluigi Gammeri, presidente della Sak
Be, ha invitato, insieme al sindaco di Brolo, Salvo Messina, questo
giovane sindaco-coraggio.
Perchè dice Gammeri “quel gesto va oltre ad un “no” e diventa esempio e lezione per tanti”.
E con l’invito scatta anche l’idea di farlo parlare, incontrare, con ed ai ragazzi delle scuole brolesi e del comprensorio.
Spiega Pierluigi “appena appresa la notizia trasmessa, forse con poca
enfasi dalla Rai a tarda sera, sentito il sindaco di Brolo, abbiamo
pensato di invitarlo a Brolo, perché è di questi giovani amministratori
che si ha bisogno.
Per questo la Sak Be e tutta Brolo sente l’esigenza di stare con
Raffaele, in maniera pubblica e solidale, e con i tanti che come lui,
ogni giorno, combattono una guerra silenziosa ma fondamentale per il
Sud e per il Paese”
Nelle manifestazioni per ricordare Peppino Impastato (che è stato
ucciso il 9 maggio 1978) saranno infatti coinvolte le scuole medie di
Brolo e le classi dell’alberghiero più gli alunni di Ficarra delle
scuole medie ed anche gli studenti delle “superiori” e gli universitari
dell’hinterland.
Il programma per giorno 9 maggio – giovedì – si articolerà in più momenti:
- ore 9, in piazza Verdi, preparazione corteo e striscione, piantumazione simbolica di piante di agrumi
- ore 10,30, inizio corteo fino al monumento di Peppino Impastato sul lungomare con flash mob
- ore 11,30, sala multimediale “Rita Atria” incontro tra i ragazzi delle scuole e delle associazioni.
Gli organizzatori della manifestazione, patrocinata
dall’amministrazione comunale, insieme alla Sak Be sono anche l’Istituto
Comprensivo di Brolo (e sicuramente da citare il grande impegno dei
professori MariaRosa Squillacioti e Carmelina Giuffrè); dell’Istituto
Alberghiero (anche qui da citare il lavoro preparatorio dei docenti Turi
Schepis e Maria Ricciardello), l’Associazione Noi ed il Forum
giovanile “Terra dei Lancia”, e dice Gammeri “ un grazie anche agli
studenti ed alle Scuole di Ficarra che parteciperanno alla
manifestazione”.
Alla stessa hanno aderito l’Acib, e l’associazione
“Peppino Impastato”. Antonio Traviglia, consigliere comunale, evidenzia
che all’incontro saranno invitati tutti i sindaci dell’hinterland perchè
“è importante che giunga forte e chiaro l’impegno e la denuncia contro
la mafia e la camorra, il senso della legalità e del diritto che nasce
da questo territorio… perchè questo sindaco non si senta solo.. perchè
Peppino Impastato è morto proprio perchè era rimasto solo”.
Lo stesso Traviglia ha lanciato un appello verso un “corteo partecipato”.
Manifestazione promossa dalla Sak Be