Nell’area del palatenda, in via sperimentale, il debutto di “frutta ortaggi e tant’altro a kilometrozero”.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore al commercio Peppino
Magistro, si attuerà dalle 8,30 alle 12,30 e nasce con l’idea di
sostenere i buoni prodotti locali e dei nebrodi, favorire il rapporto
diretto tra consumatore e produttore ma anche sviluppare una nuova
economia puntando verso risparmio, l’economia evitando gli sprechi.
“E’ una prova, – dice Magistro – un’edizione sperimentale,
certamente perfettibile, un’esperienza che vogliamo consolidare. L’idea è
quella di calendarizzare l’appuntamento ogni primo sabato del mese,
fidelizzare la clientela ma anche i produttori, selezionando le
eccellenze e le specialità”.
Tra le novità di sabato, tra frutta e prodotti dell’orto (anche
conserve, miele, salumi e formaggi) ci sarà il “banchetto” delle
lumache.
“Non escludiamo che messa a regime l’iniziativa – dice sempre
Peppino Magistro – questa non possa diversificarsi, offrendo spazio,
magari in estate anche al pesce a kilometro zero, con l’intervento, al
posto insieme ai produttori agricoltori, dei pescatori amatoriali, per
riscoprire pettini e sauri ed il nostro squisitissimo pesce azzurro”.
Il mercatino dei prodotto agroalimentari si allestirà al Palatenda,
in piazza Annunziatella, e come sottolinea l’assessore sarà dedicato
esclusivamente ai ‘prodotti a km0’ ovvero a quella ‘filiera corta’ la
cui vendita avviene in un’area vicina quella di produzione, e comunque
aperto a prodotti non destinati alla grande distribuzione, nè
commercializzati attraverso altri “passaggi”. Con quest’iniziativa si
punta dunque alla riduzione dei passaggi che altrimenti
intercorrerebbero tra il produttore ed il consumatore determinando anche
un netto abbattimento delle spese legate alla distribuzione e al
trasporto.
I vantaggi derivanti dalla filiera corta sono notevoli e si
evidenziano non solo nella riduzione di fattori legati ad inquinamento e
riscaldamento globale, come l’emissione di anidride carbonica dovuta
ai trasporti e l’impiego di imballaggi per la distribuzione, ma anche
nella possibilità di acquistare prodotti nostrani, più freschi e di
stagione, che conservano tutte le proprietà organolettiche.
“Scegliere di acquistare generi alimentari a km0 – afferma Magistro –
è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado
di valorizzare le realtà locali”.
Il km0 diventa, pertanto, una prospettiva diversa con cui
approcciarsi agli acquisti sposando una filosofia più ampia di consumo
critico in cui ogni consumatore è consapevole della necessità di
operare una scelta, al momento dell’acquisto, che tenga conto di fattori
diversi dalla mera propaganda pubblicitaria con cui le aziende possono
sponsorizzare molti prodotti.
Per chi intende far propria la filosofia della filiera corta non
resta dunque che scoprire il mercatino di Brolo e comprare alimenti che
provengano dalle realtà dell’hinterland.
Mangiare a KM zero dunque sta diventando una tendenza sempre più
diffusa dove, accanto alla crescita di una coscienza ambientalista,
sembra emergere anche il buon senso di trovare la qualità degli alimenti
comprandoli vicino a casa.
D’altra parte, come sostiene Al Gore “E’ stato stimato che un pasto
medio percorre più di 1.900 km per camion, nave e/o aereo, prima di
arrivare sulla nostra tavola, quindi è molto più ragionevole comprare
alimenti che non devono fare tutta quella strada perché ci vogliono più
calorie di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il
pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti
sull’atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall’emissione di
gas ed effetto serra”.
Per maggiori informazioni 347 36 41 320