Il Consiglio Comunale del 2 Luglio ha, di fatto, certificato il fallimento politico dell’attuale amministrazione guidata da un sindaco che si è definito, poco realisticamente, simbolo del “cambiamento”, ma che, in realtà, sta trascinando Gioiosa nel baratro; un sindaco che non mantiene le tante promesse formulate durante la campagna elettorale; un sindaco che non arrossisce quando legge ai consiglieri comunali e al pubblico presente la sua relazione annuale, convinto di aver fatto qualcosa di stupefacente quando, invece, si tratta di semplice, e neanche fatta bene, ordinaria amministrazione.
La stessa relazione tenta di nascondere i tanti fallimenti, tra cui quello della raccolta differenziata: a tale proposito sarebbe opportuno conoscere i dati relativi ai risultati ottenuti da tale servizio ed i risparmi avuti per la nostra comunità, ma sarebbe interessante sapere anche perché i rifiuti differenziati e non vengono raccolti tutti insieme.
Nel “rendiconto dinamico” (come piace chiamare al sindaco la relazione annuale) sull’attività svolta, nel capitolo turismo le uniche cose che leggiamo sono le solite manifestazioni calendarizzate annualmente; non vi è alcun cenno su quello che dovrebbe essere il punto di forza di una amministrazione che guida un paese ad economia prettamente TURISTICA “turismo come veicolo di sviluppo occupazionale, progresso economico e crescita globale”. Questo sarebbe stato il vero cambiamento!
……..ma forse per cambiamento si vuole solo intendere l’atteggiamento di opposizione e rifiuto collaborativo da parte dell’amministrazione verso chi non è stato vicino elettoralmente in campagna elettorale.
I nodi vengono sempre al pettine, caro Spinella! La coalizione che amministra Gioiosa Marea ci è subito sembrata un cartello elettorale, un’aggregazione messa in piedi non su un progetto politico, ma per soddisfare la voglia di “potere” di alcuni ambiziosi e di qualche funzionario di partito. Unendo “facce nuove”, portatori di voti di famiglia, con persone proposte da alcune segreterie politiche, si è voluto far apparire agli occhi dei gioiosani che finalmente sarebbe arrivato il tanto desiderato “cambiamento”. E per completare l’opera si è presentato un programma elettorale ambizioso, che prevedeva trasparenza nel modo di proporsi ai cittadini e la risoluzione di tutti i problemi più sentiti dalla comunità. Durante l’intera campagna elettorale il motto era “noi questo lo faremo”, ma, in poco più di anno dall’inizio della “nuova” amministrazione, abbiamo solo visto un sindaco che, per nascondere la sua esigua presenza a Gioiosa, ha chiuso le porte del Comune, fingendo di creare un “front office”, e cosa ancora più grave, ha delegato le sue funzioni a una strettissima collaboratrice. La trasparenza indicata nel programma elettorale si è trasformata sin da subito in una chiusura totale al dialogo, un’ostruzione a tutte le richieste di spiegazioni su determinati atti e su alcune palesi inadempienze.
Da ciò si evince che il programma elettorale proposto da “Un Paese in Comune” è servito solo come propaganda, diventando carta straccia dopo l’inizio del mandato, e sono evidenti alcuni atti in cui è difficile non vedere il confitto di interessi con componenti della giunta.
Ma non finisce qui: il disastro politico dell’amministrazione Spinella non è da addossare a tutti i consiglieri, perchè sappiamo che attorno al Sindaco si è creato una specie di “cerchio magico”, un nucleo ristretto di persone che decidono tutto presentando poi agli altri il fatto compiuto.
E giustamente qualcuno ha reagito, non accettando più di essere fedele comparsa in scelte non fatte, in metodi sbagliati e in promesse vane. Apprezziamo la decisione del Consigliere Di Nardo, riconoscendole coraggio e onestà intellettuale; la sua “Indipendenza” dalla maggioranza consiliare è solo l’inizio della fine, il primo sintomo di malessere concretizzato in quel grande “inganno” che è “Un Paese in Comune”.
Abbiamo la presunzione di dire che non sarà l’unica a compiere un gesto di rottura, perchè chi in buona fede ha accettato di abbracciare un progetto, non può restare passivo di fronte alla grande “falsità” che hanno messo in piedi persone mosse solo da ambizioni personali.
Ci rivolgiamo quindi ai consiglieri e agli assessori che ancora appoggiano questa amministrazione e che sono animati da spirito costruttivo e amore per Gioiosa Marea, affinchè seguano l’esempio del Consigliere Di Nardo, e non restino ancorati ad un’amministrazione fallimentare.
L’agonia dell’esecutivo Spinella è iniziata da tempo, speriamo che non sia troppo lunga!
Il Coordinamento del Movimento Politico
SARA’ GIOIOSA