Antonio Ingroia è un fiume in piena. A villa Piccolo parla di mafia, politica, collusioni, depistaggi, speranze, informazione... Gli chiedo un'intervista a tema: Informazione e potere.
D- Un embrione di connubio Stato - mafia si delinea già a Portella della Ginestra. Se l'informazione non si fosse accontentata delle verità ufficiali il decoroso della democrazia sarebbe stato diverso?
R- Certamente, il giornalista libero può fare la differenza,anzi la fa. Oggi l'informazione è, come dire, preconfezionata, omogenea, non libera. C'è un conformismo culturale spaventoso anche tra i giornalisti.
D- In America l'informazione è il cane da guardia del potere, l'occhio del cittadino, il suo diritto di sapere e capire da chi è governato. La mano che punisce se sbaglia. Pensa che in Italia poteree informazione siano la naturale contrapposizione della democrazia?-
R – No, non c'è contrapposizione perché spesso il potere si impadronisce dei mezzi di informazione e li usa a sua discrezione,manca una stampa veramente libera.
D- L'editoria e il giornalismo locali che rappresentano un contributo importante alla diversificazione dell'informazione, oggi sono in crisi. Il giornalista di “quartiere” è stretto tra l'arroganza del potere e la crisi economica. Come rompere le pressioni politiche ed economiche? -
R- Il giornalismo deve tornare ad essere, investigazione, inchiesta, cane da guardia al servizio del cittadino. Ci vuole una nuova normativa che dia la possibilità alle piccole realtà informative di sopravvivere. La tutela non è mai troppa. Oggi il potere tende a soffocare il diritto dei cittadini ad essere informati e, paradossalmente la colpa non è di chi fa ciò che non dovrebbe ma di chi lo racconta. La piccola editoria stenta a sopravvivere, è quasi un giornalismo eroico da rivalutare.
D- Realtà locale, un esempio per capire: L'ATO, Un carrozzone mangiasoldi creato dalla politica. Cosa poteva e doveva fare l'informazione per creare una opinione pubblica più rispondente ai bisogni del cittadino?-
R- Un'azione continua di denuncia per sensibilizzare.L'informazione deve essere coraggiosa e stare sempre dalla parte della verità e dei più deboli.
Nella splendida cornice di Villa Piccolo, tra nobiltà , arte e cultura la notte diventa incantata. Il Dottor Ingroia parla:giustizia, speranza e legalità aleggiano nell'aria. Assapori il “fresco profumo della libertà”, provi a fare una brevissima sintesi della serata. E' difficile. Pino Pullella e Daniela Spanò mi danno la soluzione:- A colloquio con Ingroia "I ricattatori ricattano perché esistono i ricattabili".
Enzo Caputo