MAMERTINA-RANDAZZO-3-1
Marcatori: 46’ Crascì, 58’ Smiriglia, 62’ Truglio, 68’ Gerbino.
Mamertina: Galipò, Oddo, Crascì, Cortese, Mantegna, Carcione, Serio, Mangano, Truglio, Onofaro (23’ Fazio, 75’ Ventura), Smiriglia. All.: Bontempo.
Randazzo: Scrivano, Trazzera (52’ Facondo), Spataro, Corrente, Caggegi (80’ Vaccaro), Curcuruto, Fornito, Santoro, Lembo, Gerbino, Calà. All.: Currenti.
Arbitro: Iannello di Messina.
Ad un primo tempo (esclusi i primi 5’ tutti di chiara marca Mamertina che con Ivan Truglio e Oddo creano seri pericoli alla porta ospite) caratterizzato da rapide ripartenze dall’uno e dall’altro fronte, ma le ombre ben presto hanno sovrastato le luci, spentesi poi, per i padroni di casa al 23’ con l’infortunio occorso all’esterno mancino Ivan Onofaro costretto ad uscire dal terreno di gioco (nulla di grave, così dagli spogliatoi), si contrappone una ripresa tutta cuore e grinta dei ragazzi di mister Bontempo che in settimana, consci del valore degli avversari etnei, si erano preparati con lo spirito giusto e, con la massima concentrazione come l’incontro imponeva, sono scesi sul sintetico di Rocca di Caprileone, decisi a fare risultato, giustoappunto per saggiare se rispondeva a verità l’attuale momento di grazia (due vittorie e un pareggio).
Chiusa la prima parte con i giallorossi in attacco con l’instancabile Oddo, la ripresa assume subito un altro volto. A demolire il bunker eretto da mister Currenti a difesa della porta di Scrivano, ci pensa un magnifico Crascì che, come a voler compensare l’assenza di Onofaro, butta oltre l’ostacolo il cuore e, sganciatosi dalle retrovie, s’invola lungo la fascia sinistra, entra in area ospite, rapida giravolta e lascia partire un fendente di destro che sbigottisce difesa e portiere etnei. Rotto l’incantesimo la Mamertina insiste: lo stesso Crascì al 58’ s’inventa una diabolica punizione dal limite e costringe il portiere a respingere, raccoglie il sempre presente Marco Smiriglia che manda alle spalle di Scrivano.
Passano appena tre minuti e sugli scudi sale Ivan Truglio che, elusa la guardia del mastino Caggegi (poi uscito all’80’ per infortunio), in acrobazia dal centro dell’area realizza un gol da antologia calcistica. L’esplosione sugli spalti è incontenibile. Gli etnei reagiscono con veemenza, non ci stanno, la situazione per loro è diventata insostenibile e si catapultano in avanti e con Lembo al 73’ sfiorano la rete ma viene negata loro dal montante sinistro della porta di Galipò; gli ospiti non mollano e dopo appena cinque minuti è il bravo Gerbino (onnipresente) a battere l’estremo giallorosso con un micidiale fendente spedito da centroarea.
Rinzelato dal gol della bandiera, il Randazzo ci prova ancora ma senza successo perché l’armatura giallorossa, ben fortificata dal sempreverde Nino Carcione, non cede all’urto dei granata del presidente Luigi Bellomo e, così, dopo i quattro minuti di recupero concessi dal signor Iannello, la contesa si chiude con la Mamertina col morale alle stelle per aver centrato il sospirato allungo in classifica ed il primato diviso con lo Sporting Taormina.
Nino Vicario
Foto - Marco Crascì (Mamertina)