PALERMO - ABUSIVISMO E INCOMPATIBILITA’ NEGLI UFFICI STAMPA
DATA NOTIZIA: 01/10/2013 - FONTE NOTIZIA: http://www.assostampasicilia.it
 

L’ASSOSTAMPA AVVIA UNO SCREENING PER DENUNCIARE LE VIOLAZIONI

L’Associazione siciliana della stampa e il Gruppo uffici stampa Sicilia denunciano il diffondersi dell’esercizio abusivo della professione giornalistica, tanto negli enti pubblici quanto in ambito privato, attraverso il ricorso a soggetti impropriamente definiti addetti stampa poiché non iscritti all’Ordine professionale.

Appena pochi giorni fa, l’Ordine dei giornalisti ha presentato un esposto e una diffida contro i comuni di Canicattì e Casteldaccia, iniziativa che sosteniamo con forza. La giunta esecutiva dell’Assostampa, riunita ieri a Palermo, invita i segretari provinciali e tutte le articolazioni territoriali a segnalare i casi di abusivismo, anche quando commessi da sindaci, assessori, esponenti politici e funzionari pubblici che diffondono comunicati stampa. A tali segnalazioni seguiranno le denunce all’autorità giudiziaria e all’Ordine.

La professione giornalistica, per legge, è appannaggio esclusivo degli iscritti agli albi professionali e il suo esercizio abusivo è perseguito penalmente. La redazione e la diffusione di comunicati stampa, così come previsto dalla legge 150 del 2000, è attività giornalistica a tutti gli effetti; e, sempre secondo la stessa legge, deve essere remunerata attraverso precise previsioni di bilancio.

Per le stesse ragioni, sarà segnalata anche l’applicazione distorta della legge 150, che non a caso ha separato i ruoli del portavoce, dell’ufficio stampa e dell’ufficio relazioni con il pubblico individuando mansioni e finalità di ciascuno.

Il sindacato dei giornalisti, inoltre, segnalerà all’Ordine, per i provvedimenti necessari, i casi di incompatibilità di colleghi addetti stampa che, in violazione dei principi deontologici, creano pericolosi conflitti e commistioni collaborando con testate di informazione. Tali sovrapposizioni, oltre a negare il principio della trasparenza dell’informazione e il rispetto dovuto al lettore, vanno in contrasto con la Carta dei doveri dei giornalisti degli uffici stampa fatta propria dall’Ordine nazionale dei giornalisti nel 2011.


Carta dei doveri dei giornalisti degli uffici stampa

La Legge sugli Uffici Stampa nel settore pubblico

" I coordinatori e i componenti dell'ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche."
Art. 9 comma 4, Legge 7 giugno 2000, n. 150
)

L'Ordine dei giornalisti sulle incompatibilità
negli uffici stampa pubblici

(Vedi "La deontologia del giornalista" a cura di Michele Partipilo
Editore Ordine dei Giornalisti - Pag. 69)

"Non sono compatibili con la deontologia professionale e con il giornalismo inteso come informazione critica quelle situazioni in cui il giornalista assume il duplice ruolo di chi, retribuito per dare una corretta informazione, trae contemporaneamente un utile diretto o indiretto - anche per interposta persona - da attività contrastanti con il suo dovere e con la libertà d'informazione e di critica.

A questo àmbito di violazioni della deontologia professionale va riferito il caso del giornalista dipendente o collaboratore fisso di testata che ricopre incarichi retribuiti in uffici stampa di enti pubblici o privati.

Dopo l'entrata in vigore della legge 150/2000, i giornalisti della carta stampata, della tv, della radio e di Internet non possono tenere collaborazioni con la pubbliche amministrazioni. Le commistioni tra attività giornalistica e attività di ufficio stampa non sono lecite né tollerabili".

 
 
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