Nel corso di un’affollata riunione alla quale hanno partecipato 240 delegati provenienti da tutti i circoli del PD della provincia di Messina ed alla presenza del segretario regionale Fabio Lupo, dei deputati nazionali Francantonio Genovese e Mariella Gullo e dei deputati regionali Giuseppe Laccoto, Francesco Panarello e Francesco Rinaldi, è stato proclamato, all’unanimità segretario provinciale del PD il sindaco di Ficarra, ingegnere Basilio Ridolfo.
I lavori sono stati aperti dal segretario regionale che ha avuto parole di particolare apprezzamento per il neo segretario provinciale, quindi la parola è passata a Basilio Ridolfo che ha esplicitato, nel contesto di una ampia relazione, le linee politico-programmatiche con cui intende qualificare il suo futuro impegno alla guida del Partito Democratico della provincia di Messina. Nelle premesse della relazione è stata rammentata la modalità con cui è avvenuta la sua designazione, quale risultante della convergenza di tutte le componenti presenti all’interno del PD (caso questo unico in tutta la Sicilia).
Molto spazio è stato riservato all’analisi dei problemi attuali della Sicilia, della provincia di Messina e della città di Messina e, dunque, alla situazione di crisi odierna che iniziata come crisi finanziaria, si è poi trasformata in crisi economica, sociale e perfino etica. Particolare attenzione è stata riservata alla drammaticità della disoccupazione, al disagio sociale, alla disparità di accesso alle opportunità di lavoro e di realizzazione personale, alla crisi di un modello di valori che deve essere cambiato. E’ stato, dunque, proposto un particolare impegno del partito affinché sviluppi un’azione politica che metta al centro dell’interesse le questioni nodali del lavoro, della legalità e dello sviluppo e sia capace di “aggiornare tutto il sistema socio-economico”, di rinnovare il modo di ragionare sui diritti globali dei cittadini-lavoratori e di assumere iniziative di tale portata da sviluppare occasioni stabili di crescita da ancorare ad un mondo produttivo che sappia guadare ai recenti modelli di “sviluppo sostenibile” (cosiddetti modelli della “green economy”) e sia in grado di reggere la concorrenza che proviene dalla globalizzazione. Secondo il neo segretario è necessario che il PD di Messina compia lo sforzo di varare una vera e propria “pianificazione strategica condivisa del territorio provinciale” che abbia lo scopo di ricomporre le differenze esistenti tra i vari ambiti. Nello specifico, secondo Ridolfo, occorre implementare una pianificazione nella quale:
- Ogni parte del territorio (sia essa interna o costiera) ed ogni agglomerato urbano potrà immettere la propria identità ed i propri valori;
- La città di Messina, grazie al vantaggio competitivo di una posizione geografica unica e di notevole potenzialità economica, culturale ed ambientale possa ritrovare nel contesto del Mediterraneo il ruolo di crocevia per scambi commerciali e culturali;
- Sia possibile ridefinire il disegno infrastrutturale della mobilità, finalizzato ad affrontare e risolvere problemi quali: il collegamento funzionale tra le due coste; il miglioramento dell’accessibilità ai sistemi dei centri storici dei Peloritani e dei Nebrodi; la connessione dei due poli turistici delle Eolie e di Taormina per integrarli alle altre offerte di turismo culturale, relazionale, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra;
- Si possano realizzare tutte quelle condizioni (quali la definitiva implementazione delle reti telematiche), che possano contribuire all’arresto del fenomeno dello spopolamento delle aree collinari e montane favorendo la stanzialità delle attività nei luoghi di residenza;
- Si raggiunga l’obiettivo di migliorare il livello di accessibilità dall’esterno del territorio provinciale attraverso la realizzazione di uno scalo aeroportuale nella provincia che avvicini i territori di cui è composta la stessa alle aree europee ricche nelle quali emerge e si organizza la domanda di turismo;
- Si avvii una programmazione seria nel settore dei rifiuti promuovendo la raccolta differenziata e, dunque, favorendo la costruzione di tutti quegli impianti a valle del ciclo di raccolta e smaltimento che, riducendo al minimo i livelli di impatto ambientale, siano in grado di trasformare il rifiuto in una risorsa (si pensi ai centri di riciclo per la frazione secca e agli impianti di produzione di energia e a centri di compostaggio per la frazione umida);
- Sia possibile valorizzare l’indiscutibile patrimonio di bellezza e di cultura che distingue la nostra provincia verso cui indirizzare politiche di valorizzazione dei contesti storici ed architettonici e pianificare circuiti turistici che possono, e devono, offrire un valore aggiunto all’economia locale.
Tra i nodi da affrontare urgentemente, il neo segretario, rammenta l’esigenza di “riconciliare la gente con la politica” in modo da sottrarre il PD alla valutazione negativa che accomuna tutti i partiti. Per centrare tale obiettivo, secondo Ridolfo, è necessario costruire nella provincia di Messina un Partito Democratico “fortemente ancorato ai contenuti”, caratterizzato da una maggiore capacità di elaborazione politica e programmatica e sensibile al dialogo con ampi settori della società (categorie produttive, forze sociali, economiche e culturali).
Costante è stato il richiamo ad un modello di partito che sappia occuparsi dei bisogni reali della gente: che sappia avere a cuore le istanze legittime delle fasce più deboli come ad esempio quelle provenienti dagli alunni disabili che si vedono negato il diritto ad avere assicurato il trasporto pubblico; che si batta per assicurare realmente il diritto allo studio per quegli studenti appartenenti a famiglie cha hanno un reddito modesto; che si faccia interprete delle ansie e delle preoccupazioni di un numero sempre crescente di famiglie a cui l’attuale crisi economica continua a negare - con sempre maggiore accanimento - diritti fondamentali come il lavoro e l’abitazione e, dunque, li proietta in una situazione di grave disagio materiale e psicologico.
L’ambizione è quella di costruire un partito che - in forza delle iniziative che avrà saputo mettere in campo - abbia le carte in regola per sostenere con pari dignità lo sguardo del genitore che ha perso il proprio posto di lavoro ed è avvilito per l’impossibilità di assicurare ai propri figli le normali opportunità, del giovane in cerca di occupazione, magari dopo aver sostenuto anni ed anni di istruzione e al quale viene negato un futuro di normalità e mortificata ogni ambizione, fosse anche quella naturale della formazione di una famiglia.
In estrema sintesi, secondo Ridolfo, la sfida è quella di creare un partito: dove si favorisce la massima partecipazione e la piena democrazia interna; che sappia ascoltare e coinvolgere nelle scelte la base degli iscritti; che sia pluralista, inclusivo, trasparente e collegiale. Un partito di contenuti, insomma, composto da iscritti pronti a militare dietro le insegne di un ideale piuttosto che di un “slogan”. Per quanto attiene al modello organizzativo, Ridolfo ha proposto l’istituzione dei seguenti nuovi organismi: a) il Coordinamento territoriale di segretari di circolo, che dovrà rappresentare la cinghia di trasmissione di idee e progetti che si manifestano sul territorio; b) la consulta degli amministratori locali intesa come la sede in cui si dibatteranno le problematiche afferenti gli Enti locali, si metteranno in comune le diverse esperienze e si condivideranno informazioni e buone prassi amministrative; c) i comitati di zona territoriali, ovvero strutture intermedie tra i circoli e la segretaria provinciale, necessari per una provincia come la nostra che abbraccia un territorio davvero vasto ed è costituita da numerosi Comuni; d) la rete di forum tematici, che deve costituire lo strumento per coinvolgere nella vita del partito anche persone esterne, individuate in base alle competenze e agli interessi. Nel merito il neo segretario ha proposto la costituzione di 6 aree tematiche e segnatamente: 1) area lavoro, economia e finanza; 2) area socio-sanitaria e socialità; 3) area territorio ed enti locali; 4) area ambiente, energia ed agricoltura; 5) area cultura, turismo e comunicazione; 6) area scuola ed istruzione; e) un ufficio comunicazione. Una specifica sezione della relazione è stata dedicata ai circoli territoriali e agli iscritti.
Nel merito Ridolfo si è impegnato - attraverso un attento e paziente lavoro di mediazione che non mortifichi alcuna esperienza – che procederà, nelle realtà dove si registra la coesistenza di più circoli, alla unificazione in un solo circolo. Nelle proprie conclusioni, Ridolfo ha ribadito che per avviare il rilancio dell’azione politica ed attuare il programma presentato, sarà indispensabile il contributo e la disponibilità di tutti per costruire un partito in cui tutti si sentano protagonisti, in cui sia bello e gratificante militare, lavorare e profondere passioni, saperi, emozioni ed impegno civile per spirito di servizio nei confronti dei nostri territori e delle nostre comunità che hanno bisogno, usando in prestito le parole di Mons. Bruno Forte, di “Gente che pensa in grande, con cuore umile e attento, in un continuo impegno di rinnovamento etico”.
Comunicato stampa Partito Democratico