L' economia del paese non si può permettere di perdere i dieci posti di lavoro che dà la Caleg, la fabbrica che produce il pellet nell'Area artigianale e che a giorni dovrebbe lasciare i capannoni in quanto l'amministrazione comunale le ha ingiunto lo sfratto per morosità.
Per questo i consiglieri comunali di opposizione Emanuele Giglia, Calogero Corica, Cono Alessandro Costantino, Guglielmo La Cava e Lorena Piazza insieme al vice presidente del consiglio Daniela Spanò, hanno inviato una lettera alla Caleg, al sindaco alla giunta e agli altri consiglieri affinché trovino una soluzione ragionata che tenga conto sia degli interessi del Comune che della ditta e questo nell'interesse delle dieci famiglie che resterebbero sul lastrico.
“Nel nostro comune – scrivono i consiglieri- non si possono perdere ulteriori 10 posto di lavoro. L’eventuale sfratto, in aggiunta alla perdita dei posti di lavoro diretti, provocherebbe conseguenze negative sull’economia del nostro paese anche per l’indotto economico generato da quella attività produttiva e comporterebbe notevoli danni economici anche alle casse comunali per il mancato incasso dei canoni del passato e dell’immediato futuro relativi al capannone in affitto alla ditta.
L’attività della Caleg, se condotta nel rispetto delle regole, degli impegni assunti e delle previste autorizzazioni, è anche un vanto per l’intera nostra comunità. Nello scorso consiglio comunale anche il consigliere Anna Fogliani aveva chiesto che il caso “Caleg” fosse trattato in aula.
Resta ora da capire cosa può fare la politica e quali sono le intenzioni della ditta.
Enzo Caputo
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