Venerdì prossimo 4 aprile alle ore 18:00  nei locali della sala Multimediale “Rita Atria” si terrà l’incontro con la scrittrice Mariapia Veladiano nell’ambito del progetto di lettura a cura degli alunni e dei docenti dell’istituto comprensivo di Brolo, Ficarra e Sant’Angelo di Brolo in collaborazione con il gruppo culturale “Libriamoci”.

L’appuntamento con la scrittrice si inserisce nel contesto delle numerose iniziative culturali che la dirigente dell’istituto comprensivo, prof.ssa ‘Maria Ricciardello*, sta promuovendo come attività didattico – educative.

L’incontro vedrà la scrittrice a confronto con cittadini e studenti affrontare l’interessante tema “la scuola, la famiglia, l’amicizia, la solidarietà, il silenzio di Dio, l’arte e la musica come vocazione, salvezza e motivazione di vita”.
 
Il programma prevede il saluto della dirigente scolastica, prof.ssa Maria Ricciardello e del commissario dott. *Carmelo Musolino*, la presentazione dei lavori realizzati dai ragazzi ed il dibattito con la scrittrice. Mariapia Uberti modererà l’incontro.
 
Referente del progetto
Maria Rosa Squillacioti

Docenti che hanno coordinato l’attività degli alunni:

Gli organizzatori dell’evento ringraziano: la libreria “Linus” di Patti per la collaborazione ed il commissario straordinario del Comune di Brolo, Carmelo Musolino, per aver dato la disponibilità della sala “Rita Atria”.
 
Chi è Mariapia Veladiano
Nata a Vicenza. Laureata in Filosofia e Teologia, ha felicemente insegnato lettere per più di vent’anni e ora è preside a Rovereto. Collabora con “Repubblica” e con la rivista «Il Regno». La vita accanto, pubblicato con Einaudi Stile Libero, è il suo primo romanzo, vincitore del Premio Calvino 2010, e secondo al Premio Strega 2011. Nel 2012 ha pubblicato, con Einaudi Stile Libero, Il tempo è un dio breve. Nel 2013 è uscito un piccolo giallo per ragazzi, Messaggi da lontano, con Rizzoli. E, ancora con Einaudi Stile Libero, Ma come tu resisti, vita, una raccolta di minuscole riflessioni sui sentimenti e le azioni. Nel 2014 ha pubblicato Parole di scuola, edizioni Erickson. Liberissime riflessioni sulla scuola.

     “Pietro e Fiore erano seduti su una vecchia panchina del giardino e stavano progettando un giro in bicicletta per il giorno dopo. Erano grandi ormai, finivano le medie a giugno, e avevano ottenuto il permesso di fare escursioni fino ad un massimo di venti chilometri nei dintorni.
     L’anno prima i chilometri erano dieci ma aveva intercesso per loro l’insegnante di lettere, uno scapolone alquanto stimato a scuola, appassionato di bicicletta, che li aveva anche accompagnati in qualche occasione. Non che la loro passione per la bici e per la natura fosse particolarmente condivisa dai compagni di classe e dagli amici del quartiere: i più preferivano il calcio o la pallacanestro.”
 Messaggi da lontano, pag. 13
 
 
     “Non so che cosa abbia spinto Lucilla a essermi amica fin dal primo giorno. In qualche momento ho pensato che fosse la sua diversità fisica, ma mi sbagliavo. Lei si vedeva bella e nel suo modo speciale lo era. La nostra non è stata una patetica somma di due sventure ma una vera amicizia, nata e coltivata all’inizio solo grazie a lei perché io mi sentivo ed ero completamente disadatta alle relazioni sociali. Quel giorno non le risposi. Mi mancavano le parole per dire i pensieri. Forse mi mancavano anche i pensieri.
     Nessuno aveva mai chiesto il mio parere su qualcosa, o se avevo frequentato l’asilo, o come passavo le giornate.”
La vita accanto, pag. 25