Non accennano a migliorare le condizioni della bambina napoletana di 5 anni rimasta vittima di un incidente in mare verificatosi nel tardo pomeriggio di martedì, al largo della costa scalettese. Nella tarda mattina di ieri i medici del Policlinico Universitario di Messina, dove la bambina è ricoverata in Terapia intensiva pediatrica, l’hanno sottoposta ad una procedura finalizzata a monitorare la pressione intracranica, ma le condizioni della sfortunata bambina, che è in coma, sono molto critiche a causa delle conseguenze cerebrali determinate dalla lunga anossia: saranno decisive le prossime ore.
Con il padre, uno zio ed un amico di famiglia, proprietario della barca – un natante in vetroresina della lunghezza di 3 metri dotato di motore che navigava a quasi un miglio dalla riva – stava facendo una gita, nonostante le condizioni del mare non fossero delle migliori.
Un improvviso peggioramento e l’aumento del vento hanno messo in grave difficoltà l’imbarcazione, che a seguito delle violente folate che si sono abbattute su quel tratto di mare, si è capovolta. La piccola è finita in mare restando a lungo sommersa. Intanto emergono nuovi dettagli sulle prime e fondamentali operazioni di salvataggio effettuate con un acquascooter e diverse imbarcazioni, da alcuni volenterosi bagnanti, che hanno messo a rischio la propria vita per raggiungere i naufraghi in balia delle onde e della forte corrente.
Migliorano invece le condizioni del padre e dello zio della bambina, che erano stati ricoverati al Policlinico per un principio di annegamento, con una prognosi rispettivamente di 15 e di 2 giorni. |
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