Centinaia di persone, oltre 700 secondo i testimoni, sono morte in un naufragio nel canale di Sicilia , in quello che rischia di essere la peggior tragedia di migranti di sempre. I migranti erano su un peschereccio partito da est di Tripoli. Stipati come animali in una barca lunga 20 metri. Intorno a mezzanotte l'allarme, lanciato da bordo, quando la barca si trovava a 70 chilometri dalle coste libiche, è stato raccolto dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera.
Il tono di voce dell'interlocutore non era concitato: "siamo in navigazione, aiutateci", ha detto un uomo. La telefonata è apparsa simile a tante altre richieste di soccorso. Gli operatori, grazie al sistema satellitare di chiamata, hanno potuto rapidamente individuare le coordinate del punto dal quale è partita la chiamata e organizzare i soccorsi inviando sul posto il mercantile portoghese King Jacob.
Quando l'imbarcazione si stava avvicinando al peschereccio, i migranti si sono spostati sul lato della nave, per essere salvati. Ma spostando il peso - su una nave già stracolma - questa si è ribaltata. Stando alle testimonianze dei primi superstiti i morti sarebbero almeno settecento. Finora sono stati recuperati 24 cadaveri.