Ha dato inizio alla cerimonia di apertura il Col. me. Romano TRIPODI Capo Ufficio Sanità dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare della CRI.
Presidente del Convegno il Magg. Gen. me. Gabriele LUPINI Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI che, ricordando la collaborazione con la Forza Armata ospitante e il centenario della Grande Guerra, ha dato il benvenuto alle autorità intervenute fra cui il Magg. Gen. me. Mario Alberto GERMANI Direttore del Policlinico Militare di Roma “Celio”, il Magg. Gen. Francesco TONTOLI Comandante di Sanità e Veterinaria dell’Esercito, l’Ammiraglio Enrico MASCIA Ispettore di Sanità della Marina Militare, il Comandante dell’Accademia Gen. di Divisione aerea Nicola LANZA de CRISTOFORIS cui si deve l’introduzione del Corso Sanitario nell’Aeronautica (presenti i cadetti di 1°, 2° e 3° anno) e S.lla Monica DIALUCE Ispettrice Nazionale del Corpo delle II.VV.
Nella serata inaugurale la Lectio magistralis del Prof. Gennaro RISPOLI: I soccorsi sul campo di battaglia nel Sud dell’Italia dal Regno delle 2 Sicilie alla Grande Guerra” ha messo in risalto la personalità e l’opera dell’Ufficiale medico dell’Esercito borbonico Ferdinando PALASCIANO, nonché la disobbedienza al suo Comandante Carlo FILANGIERI, che durante la rivolta di Messina nel 1848 aveva ordinato di passare per le armi anche i feriti, affermando “La mia missione di medico è troppo più sacra del mio dovere di soldato”. Sulla figura del chirurgo PALASCIANO è intervenuto il Ten. Col. me. Angelo PETRUNGARO ricordando che al PALASCIANO si deve la soluzione del dilemma amputazione sì amputazione no della gamba di Giuseppe GARIBALDI quando sull’Aspromonte fu ferito al piede destro. Il valente chirurgo localizzò subito la pallottola e ne ordinò l’asportazione salvando la gamba del ferito. A PALASCIANO si deve anche la fondazione della Società Italiana di Chirurgia e il principio della neutralità dei feriti in guerra che lo fa assurgere a precursore della Croce Rossa. La chirurgia nasce sul campo di battaglia e il valore della medicina è riconosciuto perfino da Virgilio quando dice che il medico vale più di cento guerrieri.
Diversi i temi trattati dal Convegno: il biocontenimento in emergenza, il salvataggio e il recupero in mare, il trasporto aeromedico e l’isolamento intraospedaliero del paziente altamente infettivo; l’aggiornamento medico-legale riguardante la responsabilità del medico e degli operatori sanitari in emergenza, senza tralasciare il Diritto Internazionale Umanitario nella risposta alle emergenze. L’Aeronautica militare da 10 anni trasporta infermi infettivi, le malattie infettive possono provocare più morti delle guerre; il mezzo aereo è vettore, epidemie di malattie infettive nell’aereo anche in lontananza di sedili si possono verificare, quindi bisogna tutelare tutto il Personale. Nel 2006 fu usato il primo sistema isolato per l’infermo, per il team sanitario e per l’equipaggio. Esistono isolatori aviotrasportabili. A Pratica di Mare c’è la base dell’Air Force fondata nel 2005 con una Aeromedical Isolation Unit che si sottopone ad un addestramento continuo per rendere possibile la biomedevac ossia il trasporto di un paziente infetto.
La guerra contro le malattie infettive non è per niente vinta, è una sfida continua per molti fattori favorenti come l’incremento demografico e la facilità di movimento, per cui è necessario essere preparati. La professoressa Mariarita GISMONDO ha illustrato l’esperienza del Polo Universitario dell’Azienda Ospedaliera “L. SACCO” di Milano nella gestione dell’emergenza Ebola 2014-2015. Questo Ospedale regionale, sede universitaria, ha la pronta risposta alle bioemergenze con controlli periodici interni per la biosecurity ed è provvisto di ambulanze ad alto isolamento, perché dopo l’aereo c’è il trasporto sanitario su strada. I casi avuti sono chiamati “eventi sentinella” dal Ministero della salute che ha organizzato la Rete integrata dei Servizi di malattie infettive che fa capo al DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione).
Il Col. com. CRI Pasqualino APPOLLONI ha illustrato l’Unità di biocontenimento del Corpo Militare CRI, dotata di laboratori mobili con scorte antidoti, squadre disinfezione e Unità di Gestione dei Corpi senza vita, il cui Personale viene continuamente formato presso la Scuola NBC di Rieti. E’ stata trattata anche la terapia del dolore acuto da trauma in ottemperanza alle norme della Scuola Salernitana che diceva “divinum est” alleviare il dolore.
L’esercitazione interattiva sul campo è consistita in un soccorso in mare ad opera di Unità navali della MM e della Capitaneria di Porto e di due elicotteri adibiti alla ricerca e salvataggio in mare di dispersi SAR (search and rescue) dell’Aeronautica Militare e della MM.
All’interessante assise ha partecipato una numerosa rappresentanza di II.VV. provenienti da tutta Italia fra cui dall’Ispettorato di Messina S.lla Anna ARAGONA e dal XII Centro di Mobilitazione il Comandante Col. Antonino BUTTAFUOCO.