Archiviata la posizione del Vice Sindaco Scaffidi, denunciato nel 2014 dall’ex sindaco Messina per abuso d’ufficio. Il gip del tribunale di Patti ha disposto l’archiviazione di un procedimento penale nei confronti de vice sindaco brolese, confermando quanto richiesto dal pm, Luca Melis.
Gaetano Scaffidi, vice sindaco di Brolo
La vicenda balzò alle cronache anche durante la campagna elettorale del maggio 2014, “quando l’ex sindaco Messina, durante un comizio, accusò apertamente l’allora candidato Gaetano Scaffidi di abuso d’ufficio, per essersi presentato nella qualità di finanziere presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Patti, facendosi consegnare documenti riguardanti la situazione tributaria del Comune di Brolo. Denuncia / querela che lo stesso Messina ha presentato, in data 09/04/2014 presso la stazione dei CC di Brolo.”
Salvo Messina
Il G.I.P. presso il Tribunale di Patti, in data 31 maggio scorso, ha emesso Decreto di Archiviazione in ordine al procedimento penale nei confronti del Vice Sindaco Scaffidi, indagato in ordine all’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, dopo aver “rilevato che non sono emersi elementi dai quali inferire l’esistenza di ipotesi criminose né altri suscettibili di proficuo approfondimento” – in analogia a quanto prospettato già nel 2014 dal P.M. Luca Melis, che non ravvisando alcuna ipotesi delittuosa ne aveva chiesto l’archiviazione.
“Una vicenda assolutamente grottesca nei contenuti e nella accuse mosse nei miei confronti, una causa sterile e pretestuosa formulata solamente per attaccare la mia figura, danneggiarmi professionalmente e screditarmi durante la campagna elettorale – ha dichiarato il vice sindaco Scaffidi commentando il provvedimento di archiviazione – un’archiviazione che non lascia dunque adito a dubbi su quanto accaduto e dimostra ancora una volta, se ve ne fosse bisogno, che la mia persona ha sempre agito nel bene e nell’interesse del mio paese”.
“Nonostante tutto – conclude il Vice Sindaco Scaffidi – sono sempre rimasto assolutamente sereno, consapevole e fiducioso del fatto che alla fine, come in questo caso, la verità emerge sempre e chi ha la coscienza a posto non ha nulla da temere. La Giustizia è lenta ma arriva”.