Organizzata dalla Sezione di Messina dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana (ANSMI), Presidente il Gr. Uff. dr. Angelo PETRUNGARO, nella chiesa “Santuario del Carmine” in Messina, si è svolta la Santa Messa, celebrata dal parroco don Gianfranco CENTORRINO, in onore dei Caduti per l’onore della Patria e di San Camillo patrono della Sanità Militare.
Presenti autorità civili e militari fra cui il Col. Roberto VERGORI, Comandante del 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, e il prof. Giuseppe STURNIOLO già Direttore della Clinica Malattie infettive.
Hanno manifestato adesione all’iniziativa: il Gen. C. A. Claudio GRAZIANO, Capo di Stato Maggiore della Difesa; il Magg. Gen. Gabriele LUPINI, Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI; S.lla Monica DIALUCE, Ispettrice Nazionale del Corpo II.VV. della CRI; il prof. Salvatore NASCE’, Presidente dell’U.N.C.R.S.I., l’On. prof. Giuseppe SCALISI ed il prof. Letterio CALBO, già Direttore della Clinica endocrino chirurgica.
Il dr. PETRUNGARO, nel ringraziare gli intervenuti, ha ricordato il sacrificio dei numerosi Caduti nell’adempimento del dovere e quello del Personale di Sanità che, dopo l’8 Settembre 1943, continuò ad assistere gli infermi nei vari Ospedali dando testimonianza che la Fede è una come la Patria.
In quest’opera si distinse il siciliano Cap. Med. Antonino D’AMICO del Rgt. “Savoia Cavalleria” (3°) che, avendo partecipato alle Operazioni della frontiera occidentale, a quelle dei Balcani e aver fatto parte del Corpo di Spedizione italiano in Russia, al ritorno fu comandato all’Ospedale Militare di Baggio dove rimase fino al 1945 insieme al milite, aiutante di sanità, Carmelo Domiano anch’egli siciliano.
Da non dimenticare altresì i pur siciliani: C.le magg. aiutante di Sanità Ennio LO PIANO che, giovanissimo, aderì volontario alla R.S.I. nella Divisione alpina “Monterosa” e a fine guerra, fatto prigioniero dagli Alleati, venne rinchiuso nel campo di concentramento di Coltano (Pisa) dove continuò ad alleviare le sofferenze dei camerati; C.le Michelangelo VIZZINI, portaferiti, che operò sempre con spiccato senso del dovere ed elevato amor di Patria.
Tutti hanno messo in pratica il motto della Sanità Militare “Fratribus ut vitam servares”.
Al termine della cerimonia è stato consegnato Attestato dell’Ordine dell’Aquila Romana al Signor Renato Giardina.
Dr. Angelo PETRUNGARO