Notevoli operazioni di restauro sulla chiesa San Giuseppe a Calascibetta riportano alla luce parte degli affreschi del soffitto risalenti alla fine del 1700 e nella parte absidale sono affiorate le antiche decorazioni floreali.
La Chiesa è risalente al XVIII secolo. Dopo gli interventi di restauro durati sei mesi e voluti dal parroco don Giuseppe Di Rocco, l’edificio sacro è tornato al suo antico splendore. I lavori al soffitto affrescato sono iniziati nel mese di ottobre e si sono conclusi a marzo in concomitanza con le festività di San Giuseppe.
Il progetto di restauro è stato realizzato dall’architetto Gaetano Leanza di Centuripe che ne ha curato anche la direzione dei lavori e in parte l’esecuzione insieme alla ditta di restauro di intressalvi Antonino di Lentini sr; e con la dottoressa Laura Romano nella qualità di direttore tecnico restauratore dell’impresa, della dottoressa Dorotea Mangiameli nella qualità di assistente restauratore e con la presenza di uno stagista Roberto Di Miceli.
“Gli interventi hanno riportato all’antico splendore buona parte dei dipinti del soffitto – spiega l’architetto Leanza -, grazie ad interventi di pulitura e ricostruzione delle parti mancanti, mentre nella parte absidale sono stati ritrovati i colori originari che risalgono alla fine del 1700. L’edificio è stato riaperto al pubblico il 16 marzo, immediatamente dopo aver effettuato gli interventi di restauro e presentata alla cittadinanza.
La superficie del soffitto è di circa 100mq. I motivi decorativi sono prevalentemente floreali misto a motivi geometrici, con la presenza nella parte alta e centrale del soffitto delle 4 virtù cardinali racchiusi entro appositi cartigli.Per quanto riguarda le decorazioni ritrovare dell’abside, esse risalgono alla fine del 1700 coevi alla costruzione della chiesa”.
Graziella Mignacca