Con la presenza di una villa romana tra il primo secolo a.C. e il primo d. C. in raccordo con la soprintendenza di Messina e l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali.
Ripartono le ricerche sul sito archeologico in località “Faccio Capri” dove già agli inizi degli anni novanta del secolo scoso furono fatti degli scavi da parte della Soprintendenza di Messina. Questo l’impegno assunto dal Comune di Mirto che sta programmando di acquistare i terreni individuati come possibili luoghi di presenza romana e in particolare di una villa patrizia, costruita tra il 1 secolo a.C. e il 1 secolo d. C.
Per il primo sopralluogo erano presenti il Vice Sindaco di Mirto, Giuseppe Raffiti e l’Assessore alla Cultura Donatella Sgrò, il direttore del Parco archeologico di Tindari Domenico Gargia, il componente del Gabinetto dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Nino Testa e l’archeologo della Soprintendenza di Messina Annunziata Ollà.
E’ il primo passo per la realizzazione di un sito archeologico situazione a monte di una zona che sicuramente venne utilizzata dai romani soprattutto per il rifornimento delle truppe che controllavano le coste siciliane. Non a caso in una mappa antica custodita nella biblioteca del Vaticano veniva individuata quella zona con Roma, come un punto dove l’impero romano si riforniva probabilmente di olio, vino e grano considerato che nelle montagne di Longi ed Alcara esistono ancora oggi coltivazioni di Grano.
Anche lungo tutta la fiumara vi è ancora oggi la presenza di condotte d’acqua e di punti di avvistamento che risalgono al periodo romano, quindi la presenza di una villa romana potrebbe permettere di ricostruire la storia della splendida vallata del Fitalia.
Si riparte quindi sulla base degli scavi che vennero fatti tra il 1993 e il 1994, dove vennero messi in evidenza i muri perimetrali anche elevati che potrebbero appartenere ad una Villa romana risalente alla tarda Repubblica. Ritenendo il sito di notevole interesse storico- archeologico
“Si tratta di una importante iniziativa del Comune che vuole investire su una realtà archeologica di notevole interesse e che può diventare un punto di fruizione per l’intero territorio della vallata e di Mirto in particolare, anche per valorizzare il turismo culturale che abbinato ad altre realtà può essere volano di nuova economia”. Lo ha dichiarato il Vice Sindaco di Mirto Giuseppe Raffiti durante il sopralluogo