“I dati relativi all’incidenza dei tumori nella nostra zona, sono allarmanti e purtroppo il trend non accenna a diminuire ma si registra un netto aumento dei numero di malati di cancro in Italia, data la copresenza di una serie di fattori che vanno dall’invecchiamento demografico alle condizioni fisiche, geografiche e naturali, alla presenza di attività umane foriere di gravissime ripercussioni sulla salute dei cittadini.
La mia personale sensibilità mi spinge a battermi per la tutela dei cittadini, ed a distanza di un anno dalla mia interpellanza avente ad oggetto le conseguenze ed i danni prodotti dall’amianto che avvelena i nostri paesi, oggi, grazie al proficuo e costante dialogo con le comunità locali che permette uno scambio costruttivo e consente un forte e reale radicamento sul territorio di cui mi faccio portavoce e di cui raccolgo le istanze, e nel caso specifico, anche con il sostegno e l’impulso fornito dal Consigliere comunale di Oliveri Sergio Lembo, ed agli studi condotti dall'associazione italiana Registri Tumori (Airtum), ho rilanciato la necessità di attribuire la massima priorità all’istituzione ed all’elaborazione dei Registri Tumorali.
Sono assolutamente convinto della fondamentale importanza e dell’urgenza di rendere operativa una diffusa e capillare rete di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio, obbligando ad istituire i Registri tumorali che raccolgono, valutano organizzano e archiviano in modo continuativo e sistematico le informazioni più, importanti fornite sia dalle strutture ospedaliere sia dai medici di famiglia, sia dalle ASL, sia dalle Regioni o dalle loro Agenzie sanitarie.
Ad oggi in Italia, solo il 36,1% della popolazione, ovvero circa 20 milioni di cittadini, vivono in aree in cui sono presenti Registri tumori accreditati dall'AIRTUM, con una copertura che varia dal 50,2% del Nord al 25,5% del Centro, fino al 23,7% del Sud e delle Isole, e partendo dall’analisi di questi dati, si arriva alla conclusione che, solo elaborando dati costantemente aggiornati, si può procedere ad una coerente programmazione sanitaria implementando incisive politiche per la prevenzione e per il controllo.
Mi sono quindi rivolto al Ministro della Salute affinchè non solo si stabilisca l’obbligatorietà della redazione e dell’elaborazione, anche in formati digitali, dei Registri Tumorali, ma si intensifichi l’opera di sensibilizzazione per la prevenzione e l’informazione, anche attraverso strumenti telematici per rispondere alle domande dei cittadini affetti da patologie oncologiche, relative all'andamento dei tumori sul territorio, ai tempi di sopravvivenza, alle modalità di diagnosi, all'indice di mortalità, all'aumento o alla diminuzione di una determinata patologia oncologica rispetto agli anni precedenti.
La Salute è un diritto universalmente riconosciuto che va protetto e garantito, ed è nostro compito creare le condizioni più adeguate ed opportune affinchè si possa effettivamente godere di questo diritto che è prima di tutto DIRITTO ALLA VITA.” Questo il commento del deputato del Pdl Nino Germanà, dopo aver depositato un’interrogazione relativa all’istituzione dei registri tumorali.
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