«Il pagamento delle competenze
relative al mese di luglio non potrà essere onorato nei tempi
ordinariamente previsti»: è la conclusione di una lettera che il
segretario generale aggiunto dell’Ars ha inviato ieri ai 90 deputati. La
crisi della Regione ora colpisce anche la casta e si abbatte con più
forza che in passato sui dipendenti pubblici.
Niente stipendi a
luglio agli onorevoli. Mai successo prima nella secolare storia del
Parlamento più antico d’Europa, che ora batte un colpo a vuoto perchè,
si legge nella lettera inviata ieri, «la Regione non ha ancora
provveduto al trasferimento dei fondi richiesti a titolo di dotazione
ordinaria annuale spettante all'Assemblea regionale siciliana». Un
problema che si estende anche ai dipendenti dell’Assemblea, che già a
giugno avevano visto slittare la busta paga di un paio di settimane.
Dunque,
ogni onorevole dovrà attendere per incassare i circa tredicimila euro
netti che il Parlamento gli garantisce fra stipendio base, diaria e
indennità varie. E l’attesa sarà ancora più dura per quanti hanno
all’interno dell’Ars cariche elettive: basti pensare che un presidente
di commissione o un deputato membro del consiglio di presidenza aggiunge
allo stipendio ordinario altri tremila euro netti mentre i due vice
presidenti del Parlamento hanno diritto a bonus aggiuntivi del valore di
4.634 euro al mese.
Il top è del presidente dell’Ars, che aggiunge allo
stipendio un’indennità di carica di quasi settemila euro al mese. Tutti
dovranno attendere per incassare queste somme, che costano ogni anno 21
milioni.
Il segretario generale aggiunto, Paolo Modica, precisa che
«la Regione dovrebbe erogarci in due rate, a gennaio e luglio, i 162
milioni previsti a inizio anno». Invece sta versando mese per mese. E
questa volta si è fermata a cinque milioni (il mese scorso ne aveva dato
12), che non permettono di pagare tutti. «Ho dato disposizioni agli
uffici affinchè, quando le somme saranno disponibili, si inizino a
pagare i fornitori per dare un segnale al mondo imprenditoriale. Poi
toccherà ai deputati, prevedibilmente ai primi di agosto. In ultimo
daremo le buste paga ai dipendenti» conclude Modica.
Per
coprire l’intero budget necessario a buste paga di onorevoli e
dipendenti e versamenti ai fornitori dell’Ars dovrebbe arrivare almeno
un altro milione e mezzo. Il personale amministrativo dell’Ars aveva già
subito un rinvio dello stipendio a giugno. Ma ora si annuncia un’attesa
più lunga. Perchè non sembra previsto un nuovo stanziamento di somme da
parte della Regione a breve: dunque bisognerebbe attendere la rata
ordinaria di agosto. Anche i circa 300 dipendenti dell’Assemblea hanno
un costo notevole: 40 milioni all’anno. Un assistente parlamentare con
24 anni di servizio percepisce 3.746 euro netti al mese, un segretario
parlamentare arriva fino 5.729 e un consigliere parlamentare sfiora i
diecimila. Il top sono i 13 mila euro del segretario generale.
Il
timore che serpeggia all’Ars è che la crisi finanziaria della Regione
possa diventare «normale» e provocare stabilmente ritardi nei pagamenti.
Che potrebbero aggravarsi se la Regione varerà la manovra di
recepimento della spending review che prevede già da quest’anno una
riduzione di 15 milioni nei finanziamenti destinati all’Ars.Slittano ad
agosto le buste paga di luglio. Ma i parlamentari riceveranno i soldi
prima dei dipendenti Una seduta dell’Ars.