SINAGRA (ME) - LEGGE ANTI-CORRUZIONE, IL SINDACO ENZA MACCORA SCRIVE A NAPOLITANO
DATA NOTIZIA: 08/10/2012 - FONTE NOTIZIA: Salvatore Calà
 
Gent.mo Presidente della Repubblica
mi rendo conto che non è tanto consueto scrivere e forse neanche tanto opportuno tediarLa con le mie  lamentele, ma tanta e tale è l’indignazione e il disgusto che provo di fronte alle ripugnanti notizie di malapolitica che continuamente ci affliggono, che ho avvertito   preponderante il bisogno di condividere con Lei la  rabbia per lo smottamento, sembrerebbe irreversibile, culturale, morale  ed etico che ha investito la nostra  nazione.

Sono il sindaco  di un piccolo paese, Sinagra, adagiato in una vallata dei monti nebrodi, in provincia di Messina, cioè una delle provincie più povere d’Italia, in una  Regione devastata  dai guasti della politica, spesso balzati al “disonore” della cronaca.

Il mio sdegno risulta ancora più forte perché tutte le ruberie e gli sprechi di faccendieri ed affaristi senza un minimo di ritegno generano  discredito su tutta la classe politica che, il sentire comune, vede ormai nella sua totalità, interessata unicamente a privilegiare il proprio interesse personale anziché tutelare l’interesse generale.

Non è così, io insieme a tutti i componenti della mia amministrazione ci ribelliamo a questo tsunami di antipolitica che tende a fare di tutta l’erba un fascio.
Ritengo che, soprattutto nei comuni, ci sia ancora una stragrande  maggioranza la quale  fa politica per passione e ritiene fermamente che   i soldi pubblici spesi allegramente sono uno schiaffo per chi non arriva neanche alla fine del mese.



Nel nostro piccolo, per recuperare risorse, anche in periodi  in cui la  spending review non andava ancora di moda,  ho rinunciato alla mia indennità di carica  ed in parte gli assessori e il presidente del consiglio, somme  utilizzate, di converso, per migliorare i servizi  ed assistere i più disagiati.
Giornalmente al servizio dei cittadini, insieme ad assessori e consiglieri, facciamo i salti mortali per conciliare le nostre professioni ( non viviamo di politica) con le esigenze di amministrazione, tentando, con quelle poche risorse disponibili,  di  continuare a garantire  i servizi essenziali.

Da amministratrice onesta per la quale la politica è un costo e sicuramente non un arricchimento mi rivolgo a Lei Presidente, perché faccia sentire alta la sua voce autorevole al fine, quantomeno, di fare approvare al più presto il decreto anti corruzione, senza furbizie e sotterfugi che consentirebbero poi di eluderne le norme.

Confido in un Suo forte richiamo che consenta di non vedere più briganti e avventurieri sui banchi del parlamento o sugli scranni degli enti locali.
Nel ringraziarla per la Sua attenzione mi è gradita l’occasione per porgerLe cordiali saluti.
Con stima e ammirazione
                            Il Sindaco del Comune di Sinagra
                                Avv. Vincenza Maccora

 
 
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