Il sindaco di Sant’Agata Militello, del Pdl, "vicino" all'ex ministro La Russa e candidato in pectore, alle prossime Elezioni politiche di primavera, finisce in un’inchiesta della Procura di Patti, insieme ad esponenti della sua coalizione: l’ex assessore Filippo Tavaglia, il consigliere comunale Aldo Reitano ed il fratello di quest’ultimo, Nino Reitano ex vicesindaco di San Fratello, ex consigliere alla Provincia e candidato per Futuro e Libertà alle Regionali di fine ottobre.
Avviso di garanzia inviato anche ad altre 6 persone. Una brutta storia di candidature e voti, ottenuti alle Amministrative di Sant’Agata, nel 2009, da Mancuso e soci in cambio di denaro, di posti di lavoro e perfino di spensierate crociere.
Gli avvisi di conclusione indagini firmate dal Sostituto della Procura della Repubblica di Patti, Alessandro Lia, hanno raggiunto: l’attuale sindaco di Sant’Agata Militello, Bruno Mancuso, 57 anni, medico, al suo secondo mandato elettorale; l’ingegnere Filippo Travaglia, 54 anni, nominato assessore all’indomani delle elezioni e dimessosi, nei mesi scorsi, dopo essere entrato in rotta di collisione, per non meglio specificate divergenze politiche con il primo cittadino e parte dei consiglieri del suo gruppo;
Aldo Reitano, 49 anni, medico, consigliere comunale e Nino Reitano, 54 anni, anche lui medico, ex vicesindaco di San Fratello e candidato con la lista di Futuro e Libertà alle imminenti elezioni Regionali. Le altre 6 persone raggiunte dagli avvisi di garanzia sono i “beneficiari” dei favori dei politici in cambio del loro voto e di quello di parenti ed amici. |
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