E' un mestiere difficile quello di genitore perchè per quanto si creda che esistono regole che valgano per tutti ...non è affatto così e non lo è perchè ogni figlio è un "caso" a se, non per niente vi sono fratelli che pur avendo ricevuto la stessa educazione "reagiscono" in modi diametralmente opposti.
Ci inventiamo ogni giorno metodi e modi e dentro di noi :incrociamo le dita!
E mentre i nostri figli crescono noi come genitori cresciamo con loro ...quando per la prima volta mi hanno messo tra le braccia mia figlia...non volevo prenderla ,temevo di farle male ...non avevo mai preso un neonato...ma era mia figlia e ho dovuto imparare.....insieme ad un'infinità di altre cose che imparo ancora a distanza di vent'anni...tra tutte ...una: i figli sono nostri ma non ci appartengono come cose su cui vantare una sorta di diritto di proprietà! ...
L'amore assoluto che per loro proviamo, il sentirli nostri totalmente ,richiede spesso uno sforzo ed un equilibrio non comune nello svolgersi del rapporto...e quando nella coppia interviene la frattura lì quest'equilibrio s'impone!...
Nella divisione della coppia e dei beni, la tentazione ,anche inconsapevole, di "appropriarsi" del figlio diventa forte e quasi automatica...lì allora accade di tutto: il figlio diventa" pacco" da prendere e portare ...diventa alleato per forza, diventa strumento alla stregua di testa d'ariete con cui magari sfondare la "barricata nemica"...diventa il foglio bianco sui iniziamo a scrivere la nostra storia con l'altro genitore, il nostro rancore, la nostra rabbia...diventa tutto e smette di essere figlio...mentre noi perdiamo la cura di lui...la perdiamo mentre perdiamo di vista che un figlio ha bisogno di entrambi i genitori in ogni caso, sopratutto nel momento in cui il "guscio" si rompe e lui si sente vulnerabile, perso....e lì, allora che mentre magari prepariamo la memoria contro il nostro ex, paradossalmente dobbiamo richiamare all'attenzione di nostro figlio la memoria di affetti, rapporti, giochi ,complicità che lui ha avuto con l'altro genitore, rassicurandolo che non sono finiti perchè mai l'amore di un genitore può finire...perchè la separazione, la sconfitta che è comunque tutta nostra non si traduca col tempo nel fallimento emotivo di questo figlio...
Non si può e non si deve da genitore, permettere che dei poliziotti trascinino un bambino contro la sua volontà, non gli si può fare vivere un'esperienza simile, trattarlo come un giocattolo rotto ...
Perchè i nostri giochi possono pure finire ...ma lui, lui è una cosa seria!
Linda Marino
foto: Linda Marino
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