Buon esito ha avuto il primo incontro di studio e proposte per la rivalutazione
del centro storico brolese, svoltosi nei giorni scorsi alla sala multimediale.
All’incontro hanno partecipato Antonio Traviglia, Giuseppe Miraglia, Nino
Pino, Vincenzo Princiotta e Carmelo Princiotta tutti consiglieri comunali.
A introdurre i lavori è stato Antonio Traviglia, delegato
dal sindaco Salvo Messina per le manifestazioni turistiche, che già durante la
stagione estiva ha sperimentato - raccogliendo anche le precedenti esperienze
della Sak Be e quanto negli anni fatti al Castello - alcuni interventi tesi a
valorizzare il borgo mediavela brolese.
Proprio la consapevolezza dell’urgente necessità che il centro storico sia
rivalutato è stato l’elemento che ha da subito accomunato e motivato il gruppo
di consiglieri, rappresentanti minoranza e maggioranza, abbattendo ogni barriera
strumentale sull'opportunità "del fare".
Il centro storico brolese, è un autentico scrigno
architettonico, capace di dare tanto, sia in termini di richiamo che di
lavoro-occupazione e custodisce potenzialità enormi, mai sfruttate appieno,
nonostante le tracce di abusivismo e lo scempio, che per mancanza soprattutto
del gusto estetico e della cultura del bello, lo ha caratterizzato in questi
anni.
Azioni queste sicuramente deturpanti, spesso prive di ogni logica, dove in
tanti si possono annoverare tra i colpevoli e molti sono stati i complici
omertosi, protagonisti di assordanti quanto deplorevoli silenzi con occhi
chiusi o sguardi distolti altrove.
La commissione consiliare di questo è consapevole, ne ha preso atto, e nella
convinzione che bisogna dire "basta!" si è posta già al lavoro.
Una Commissione consapevole che sulla rivalutazione di
questo bene culturale si lega al futuro turistico del paese, anche perché qui
potrebbero scorgere attività artigianali, commerciali e legate all’imprenditoria
dell’ospitalità e del soggiorno.
Tutti i partecipanti ai lavori hanno rilevato l'esigenza che
l’amministrazione faccia fronte comune per poter raggiungere tali obiettivi,
cioè quello della rivitalizzazione del centro medievale, il suo recupero
urbanistico, anche attraverso il censimento delle case sfitte, per poter anche
attivarsi in un’azione di recupero conservativo e restauro del patrimonio
urbano, acquisendo anche i ruderi abbandonati.
Solo partendo proprio dal censimento delle unità abbandonate, studiando un
piano d’intervento anche per il ripristino dei luoghi, si possono cancellare le
cicatrici deturpanti dell’alluminio anodizzato, degli aborti urbanistici, dei
colori azzardati hanno ingiuriato luoghi dove c'è passata la Storia; dove sono
stati usati materiali che nulla hanno a che fare con la natura di quei
vicoli.
Piano del colore, bioarchitteture eco-compatibili, ma
sopratutto l'incontro con i cittadini per parlar loro e far comprendere saranno
le future attività che la Commissione vuole attivare in uno sviluppo organico di
piani d’incentivazione delle attività culturali e riinsediamento delle attività
artigianali.
Questi sono gli intervento da programmare nell’immediato futuro.
La Commissione si è data dei tempi brevi.
Ed intanto sta approntando una planimetria dei luoghi, aggiornata, e “certa",
per toccare con mano la situazione dei luoghi.
Poi attraverso già svolte tesi universitarie, fotografie e documenti antichi,
alcuni in possesso dell’ufficio turistico, altri reperiti dal lavoro d’archivio
che Enzo Avena sta conducendo presso l'archivio comunale, si potrà avere un
quadro aggiornato di quel che era il centro storico, compresa la sua originaria
toponomastica.
Nel suo intervento Antonio Traviglia ha evidenziato le potenziali che anche
il progetto “Dimorando” può avere nel centro storico riattivato, ribadendo la
necessita di ridare lustro all’iniziativa “Fai Centro nel Centro” che prevede
incentivi economici e fiscali per chi, soprattutto i giovani e le donne, voglio
investire nel borgo brolese che l’amministrazione ha varato qualche mese fa.
Dall’incontro è scaturito il forte legame che la cittadina
ha con il suo borgo, la consapevolezza che il futuro sviluppo di Brolo non può
che passare proprio dalla valorizzazione del bene culturale che è il centro
storico.
Da un comune impegno delle Istituzioni per tale
valorizzazione, infatti, non si può prescindere se si vogliono porre le basi per
un progetto che possa assicurare anche sbocchi di natura economica in una realtà
come quella brolese, e quindi hanno ragione di esistere i lavori recentemente
fatti di recupero delle antica mura, la pavimentazione e in ultimo quelkli dei
"cantieri" con il recupero del "timpone" il nuovo accesso dalla villa a
piazza due palme, mentre ora - sottolinea Antonio Traviglia "abbisogna
provvedere al riconsolidamento della scarpata fortificata, quella che guarda
Sottogrotte e che parte dalla Portafausa che da segni di cedimento, e trovare un
accordo operativo sull'uso del Castello e del suo Parco".
Aggiungiamo che bisogna anche recuperare i passaggi che da pubblici sono
diventati privati, i luoghi dove la vita medievale si svolgeva e che oggi poco
accessibili, compresi i camminamenti sulle mura, ridicolamente nel tempio
ristretti e diventate verande private.
Da quest’incontro venire fuori gli studi di fattibilità di
recupero, ma anche i progetti, vedi piano di colore, che possono accedere ai
finanziamenti europei, indicando le possibilità concesse per la valorizzazione
per il centro storico propriamente detto, seguendo gli schemi che già hanno
ottenuto buoni risultati in altre realtà.
La Commissione , dice Traviglia, sarà convota nuovamente nei prossimi giorni
per calendarizzare il programma degli interventi.