Quella del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni regionali è stata sicuramente una grande affermazione. Subito dopo questo grande risultato, non solo a livello regionale, ma anche e soprattutto a livello locale, abbiamo sentito la necessità di tornare a fare quel che sappiamo meglio fare, e cioè, lavorare per il territorio.
Ci hanno detto che sapevamo solo criticare, ma i fatti ci daranno ragione del contrario. A questo proposito noi del 5 Stelle Nebrodi abbiamo approntato diversi tavoli di lavoro da portare avanti. Ognuno dei quali affidati ad un gruppo di attivisti. Io e Angela Scaffidi, con il supporto di altri attivisti, ci stiamo occupando di una questione che con il passare degli anni diventa sempre più problematica. Lo smaltimento dei rifiuti.
A breve presenteremo ad alcuni comuni nebroidei una proposta, con in allegato un piano, per avviare la raccolta differenziata porta a porta. Con grande rammarico dobbiamo però sottolineare che quella dei rifiuti è stata una gestione assolutamente inefficiente e ciò ha riguardato gran parte dei comuni dei Nebrodi. Certo non per colpe imputabili alle sole amministrazioni locali, ma sicuramente queste ultime hanno una buona dose di responsabilità. Costi esorbitanti e un servizio spesso scadente.
La questione rifiuti è una questione strategica dal punto di vista ambientale, economico, sociale e ultimo ma non ultimo, una questione che investe direttamente le sfere della salute pubblica. Diventa a questo punto fondamentale per tutte le realtà avviare una seria raccolta differenziata che altro non deve essere considerata se non il punto di partenza in vista di un progetto che avrà come obiettivo finale, la “Zero Waste”. RIFIUTI ZERO. La raccolta differenziata, se ben attuata, garantisce un risparmio economico per i cittadini e la riduzione dei rischi connessi allo smaltimento in discarica.
Il Rapporto Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero per l’Ambiente) «mostra inequivocabilmente come all’aumentare della percentuale di raccolta differenziata decresce il costo annuo complessivo della gestione dei rifiuti». In linea generale ad esempio, alcune esperienze ci mostrano che il conferimento in discarica di una tonnellata di carta mista ad altri rifiuti costa al Comune € 87,12. Se invece la carta proviene da un corretta raccolta differenziata il costo di conferimento scende a € 5 (carta).
Questo prodotto opportunamente selezionato viene inviato al CONAI con un “premio” di € 17,04 a tonnellata che ritorna ai Comuni e viene destinato agli investimenti sul servizio di raccolta. Se si tratta di cartone il costo di conferimento scende a € 10 ed il premio che ritorna al Comune è di € 83,12 per ogni tonnellata.
Il comune di Capannori, esempio a livello nazionale, nel solo 2010 ha risparmiato quasi 1 milione e 900 mila euro e grazie a questi risparmi ha potuto assumere 50 nuovi operatori, cioè, 50 nuovi posti di lavoro. Bisognerà per questo valutare, nei limiti delle possibilità, la soluzione migliore dal punto di vista economico e ambientale per i comuni nebroidei. Cosa che gli amministratori locali non hanno fino ad oggi fatto.
A ciò va aggiunto che con il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale, il governo ha delegato le Regioni a verificare il raggiungimento dei livelli minimi di differenziazione dei rifiuti che per il 2012 sono il 65%. Inoltre, il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ad agosto aveva annunciato sanzioni per i Comuni che non raggiungeranno a fine anno tale obiettivo del 65% di raccolta differenziata.
In diversi comuni della provincia di Messina non si è nemmeno lontanamente vicini a questa soglia. Per cui la domanda è: chi pagherà eventuali sanzioni provenienti dal mancato raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dalla normativa vigente?
In merito a ciò vogliamo richiamare l’esperienza di Recco, comune in provincia di Genova. L’ATTUALE sindaco e il suo predecessore, i rispettivi assessori all’ambiente e il dirigente comunale responsabile del settore sono stati citati a giudizio dalla procura della Corte dei Conti per aver causato un danno erariale derivante dal mancato rispetto delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti. I cinque, in caso di condanna, dovranno risarcire un milione e 200 mila euro.
Perché diversi comuni dei Nebrodi non fanno la raccolta differenziata? Alcuni amministratori rispondono dicendo che non è possibile per via delle normative e della legislazione regionale e/o nazionale. Dobbiamo sottolineare che questo non è vero.
Infatti in base alla LEGGE 8 aprile 2010, n. 9; al Decreto Legislativo 152/2006, Art. 198. Competenze dei comuni; in base al Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205 ed in base alla DIRETTIVA 2008/98/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive, la raccolta differenziata non solo si PUO’ fare, ma anche e soprattutto si DEVE fare.
Per cui, come detto, noi presenteremo la nostra proposta. Si tratta di un piano che può essere considerato come una prima bozza, un input all’adozione di un comportamento che può essere considerato un comportamento di civiltà.
Un piano che potrà e dovrà essere migliorato e approfondito. In merito a ciò ci aspettiamo un comportamento diligente e responsabile da parte delle varie amministrazioni, perché in un periodo in cui l’aumento delle tasse locali sta strozzando sempre di più i cittadini, (aumento che ad esempio nel comune di Piraino ha generato accuse reciproche tra vecchia e nuova amministrazione venendo di fatto a creare una sorta di commedia tragicomica) la questione rifiuti, se diligentemente trattata, poteva e può diventare strategica e comportare, come abbiamo detto, un notevole risparmio economico.
Il punto quindi è che la questione rifiuti è una questione di primaria importanza. Per cui ci aspettiamo piena collaborazione da parte delle amministrazioni comunali.
Certo i dubbi in merito al perché non si sia pensato di avviare prima la raccolta differenziata restano e siamo convinti, che coloro che hanno mancato questo obiettivi si dovranno assumere la responsabilità politica di ciò, ma per il bene di tutti noi cittadini, ci aspettiamo che valutino, migliorino ed accettino la nostra proposta. Perché differenziare conviene. Conviene per la nostra salute. Conviene per le nostre tasche.
Simone Luca Reale |
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