Girovagando
tra le 3200 carte del Mercante in Fiera Brolese emergono volti e storie
di Brolo, ma anche Enzo Sindoni, Rosario Milone, Mauro Aquino, Luca
Leone, i Nomadi, Bruno Mancuso, Salvatore Monastra, Guido Squillaci,
Rosario Crocetta, Pino Rauti e Fanfani.
E molte carte rimaste potranno essere ritirate all'Ufficio Turistico Comunale.
Un paese che si mette in gioco, guardando al futuro. Un’edizione numero zero.
Il Mercante in Fiera Brolese del 2012 è la prova di quello che
potrebbe essere un grande gioco popolare che si trasforma in un momento
di incontro, tra quello che era e quello che è Brolo ma che alla fine
coinvolge un intero comprensorio.
Così sono tantissimi i volti, i manifesti, i momenti collegiali, le
azioni corali di un paese che si evolve, e tanti personaggi anche non
di Brolo che si ritrovano dentro un "mazzo".
Così,
vicino al sindaco, all'ex giunta, ai nuovi assessori, ai consiglieri
d'opposizione, vecchi e nuovi, ecco emergere "il signor Caliaro", Don
Nunzio, Teodoro Lamonica il sindacalista, le vecchie e nuove glorie
dello sport brolese, i gruppi corali del carnevale, si ricompone il set
del film di Italo Zeus, sfilano le maschere del Carnevale, nelle varie
edizioni, di Brolo e dintorni, escono copertine di libri, manifesti,
impegni e promesse.
Così nelle carte, curate graficamente dall’Ufficio Turistico, che
richiamono un po' i più classici tarocchi, elaborate in poco meno di una
settimana di duro lavoro da Elena, Emanuele e Patrizia che hanno
catalogato e stampato profili, volti e situazione estrapolandole dagli
archivi fotografici dello stesso ufficio, ma anche quello di Pidonti,
arricchendole con gli scatti ed i contributi di Giusy Piccolo, Daniela
Letizia, Corrado Speziale e Luca Scaffidi c’è più di cinquant’anni di
storie, forse anche di più, di Brolo.
Ci
sono tradizioni popolari, le processioni, quando in tanti si sono
ritrovati sulla scoglio, Willy, Ignazio, Paolo, i volti dei parroci di
cinque generazioni, delle prime guardie municipali - Don Pietro,
Vincenzino, Filippo -, di bambini che andavano a scuola con coppole "di
pelo" e quaderni dalle copertine nere; i sorrisi dei maestri del tempo;
operai sudati ed in canotta che lavorano per far strade; ma anche il
lungomare gremito da turisti; la "festa del fuoco" d'agosto; Vie Crucis
coreografiche; la neve sulla spiaggia .. le strisce pedonali dipinte con
i i testi della costituzione.
La
“giocata” al palatenda deve essere certamente rivista in alcuni suoi
punti, resa più fluida, ma sono errori che nell’edizione di prova erano
messi in conto, "siamo andati praticamente in diretta, senza rete,
nessuna prova" - dice Antonio Traviglia, tra i promotori
dell'iniziativa - e poi il ricordo della tombolata, da dodici anni in
auge era troppo vivido per essere cancellato con una smazzata".
Ma andiamo avanti.
E’ stata, al solito, una sorta di grande appuntamento, ed il palatenda non ha smentito, riempendosi, le aspettative.
Un rito collettivo. Un modo per stare insieme. Una festa tra le feste.
Con
migliaia di euro in buoni acquisti distribuiti e decine di card per
l’acqua leggere regalate ha svolto anche il ruolo di dispensatore di
premi.... questo è il gioco..
Le carte, in un numero da guinnes dei primati, venivano barattate e
cedute in cambio dei “brolesini”, la moneta ufficiale dell’evento ed il
sindaco affermava “C’e di tutto in queste carte, mi sono emozionato
rivedendo tanti momenti della vita sociale del paese, del suo impegno
della sua vitalità, che poi la memoria dimentica chiude nel cassetto..
ed è stato, per tutti un momento per sentirsi più uniti, vicini, anche
quando ci siamo ritrovati tra le mani i volti di amici che non ci sono
stati più ma che hanno significato tanto per tanti”.
Dalle
carte emergono sprazzi di estate, i colori del carnevale, ma anche i
volti che sorridono della gente in posa sul lungomare, di quelli che
sono appena andati via come diceva Salvo Messina e restano nel cuore e
gli altri che hanno scelto di lavorare fuori, ma tornano sempre come
Ettore e Natale.
Gli
sguardi dei bambini, dei ragazzi, del popolani del già citato film di
Italo Zeus, (Carmelo, Ornella, Beatrice, padre Massimo, Silvia,
Natalina, Pierlugi, Sara, Anna ed altri cento .... e dei più noti attori
Anita Zagaria, Andrea Tidona, Antonio Ianniello e Antonellina Nieri),
quelli delle manifestazioni sociali come “se non ora quando”, tanto per
ricordarne qualcuna (ed ecco qui i volti dei vari Salvatore Granata,
Enzo Mammana, Enzo Bontempo, Carmelo Ioppolo ....).
E
poi “la poesia al potere”, la lotta all'omofobia che diventa
happening, il ricordo di Don Milani con Michele Gaglio grande
protagonista, i giovani che lottano per il diritto allo studio (le foto
sono solo di qualche settimana fa), i cantanti e la gente dei concerti
e del cabaret di Zelig che negli anni hanno fatto la storia ludica del
paese (i Nomadi, Baccini, i Tiro Mancino, Bennato, Nosei, Mogol e la
Piazza Ritrovata, Anna Tatangelo, Luisa Corna .....).
Le manifestazioni d’arte (le mostre ed i disegni di Mariano Brusca, di Migneco, le rassegne d'arte alla Multimediale,
i quadri dei ragazzi delle Medie, l'impegno della Pathos e di Aurelio
Ballato dell'Art House), ma anche la cultura Alda Merini, la Maraini e
la sua cittadinanza onoraria a Brolo; le locandine di "Frame"; gli spazi
dedicati a Pier Paolo Pasolini; i momenti dell’impegno e della
denuncia: Rita Atria. Peppino Impastato, Nino Maniace, Rosario Livatino,
Aldo Moro e la sua scorta; quelli dello sport, Melo e Antonio Cipriano;
la vecchia Tiger; Leo Caranna, i rally della Costa Sarcena e quello
dei Nebrodi; poi ancora come gli artisti vedono Brolo, e i tocchi d'arte
dei giovani della Rosa Blu che diventano anche auguri e calendari; gli
scorci di Brolo, Ficarra, Naso e Sant'Angelo che mostrano tesori di
marmi istoriati, di arenaria scolpita di colonne romane, di fortezze
carcerarie.
Carte che parlano e mostrano l'essenza di un territorio, che usano l'ironia per rammentare, le foto per ricordare.
Carte,
quelle del mercante in fiera brolese, che parlano ancora di politica; i
sindaci del territorio, le loro fasce, le loro proteste, il loro
impegno, gli amministratori d’oggi e del passato; Carte che ritraggono
gente che transitava, Rauti, Fanfani, i Marescialli che comandavano la
Caserma, Spadolini, Crocetta, il buon dottor Garofalo ed i fratelli
Gembillo, l'onorevole Germanà, don Nino prima e Manà ora (ed in mezzo
Ninì e Basilio); Gente che soggiornava, che abitava o che abita ancora a
Brolo; auto d’epoca e go-kart; vecchie glorie del ciclismo, il pugile
Cusma, Moser, podisti e cacciatori artefici di grandi mangiate; nuovi
poeti come Viottorio Ballato e scrittori che hanno scelto Brolo per
presentare libri e testi, Luciano Armeli, Linda Liotta, Salvatore
Mezzopane, Vincenzo Moretti con la sua "Enakapata".
Tremila
e passa soggetti che trasformano un gioco tipicamente d’azzardo, in una
momento di speciale socialità.. "e speriamo di non averne dimenticano
nessuno - dice sempre il sindaco - ma in tal caso già pensiamo alla
prossima edizione e ci sarà spazio per tutti".
Ma smazziamo le carte.
Semplicemente alcune.
Quelle rimaste, le doppie, potranno essere ritirate, dagli interessati, direttamente all’ufficio turistico comunale.