Quando ti vidi per la prima volta/ eri tutta in fiore...
profumavi di zagare, /di terra antica /dal cuore caldo. Comincia così
l'ode alla Sicilia scritta da Antonietta Caputo di Paderno Dugnano,
novella Ada Merini, poetessa “per la vita”.
E ancora: “Sei, Come un
canto di Sirena ammaliatrice/che si perde nella notte dei tempi.../ Antica
e, ancora tutta da scoprire.” I versi che fanno parte della raccolta
“Le strade del cuore” di prossima pubblicazione, per la recensione del
giornalista Enzo Caputo, descrivono la “sicilianità” e il fascino di
una terra che “rinasce” ad ogni ora che, continuano i versi, “si
dimentica ../o si ricorda, come la morte che, per mano dell'uomo, ogni giorno ti accusa, piangendo
tu stessa i tuoi figli”.
“Ho pensato – dice l'autrice- alle sensazioni
che ho provato nel vedere l'isola e ne ho fatto poesia: parole sentite
che aspettavano di essere solo scritte, erano già nel mio cuore.
Sono
stata rapita dalla dalla zagara e dai fiori d'arancio, una terra
“celata” ma sentita che piange i suoi figli...come una madre. Sicilia
terra d'amuri.” Della stessa autrice, solo per fare alcuni titoli
“...Ancora si muore..chiamandosi... Amore...” contro il femminicidio,
“Tempo Perduto”, “Cuore”, “cantami una poesia”.
“Le strade del cuore”
infine saranno presentate nella prossimi mesi in Sicilia nel corso della
rassegna di poesia viaggiante “La terra del fuoco” titolo che la
poetessa ha scelto pensando all'Etna.
Enzo Caputo |
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