ORLANDINA 2 NUOVA IGEA 3
ORLANDINA: Paterniti, Koaudio, Frassica, Di Napoli (52’ Cucchiara), Privitera, Calderone, Bruno, Orioles, Craccò (46’ Mantegna), Scolaro (73’ Mincica), Crinò. All. Raffaele.
NUOVA IGEA: Bucca, Russo, Triolo, Bairami, Puzone, Dall’Oglio, Rao, Ricciardo, Frisenda, Alosi (46’ Quattrocchi), Alizzi (46’ Rasà) (90’ Marino). All. Alacqua L.
ARBITRO: Sanzo di Agrigento.
RETI: 25’ e 41’ Crinò, 46’ Rao, 65’ e 71’ Rasà.
Una festa non festosa, cosi si potrebbe definire la gara vista al Ciccino Micale, dove l’Orlandina, capolista e già vincitrice di questo torneo con ben due giornate di anticipo, che dopo 11 anni l’anno fatto tornare in serie D. , contro i barcellonesi della Nuova Igea ha giocato una gara da rovescio..della medaglia.
Infatti, i paladini di Peppe Raffaele, dopo un primo tempo che conducevano con due reti messe a segno dal bomber Crinò, nella ripresa hanno perso “capra e cavoli”, facendosi rimontare e superare da una Nuova Igea, che era chiamata a tutti i costi a far risultato per restare tra le protagoniste della stagione e disputare l’appendice Play – off, che sarà adesso contro l’ostico Due Torri, sul sintetico dell’Enzo Vasi di Gliaca di Piraino.
Al comunale si inizia e si finisce con il suono della Banda Musicale di Capo d’Orlando, che ha sempre suonato note allegre, anche durante la partita, ma dopo che gli ospiti sono passati in vantaggio sugli spalti di allegria non c’è nera più, a parte ovviamente un gruppetto colorato e festoso proveniente da Barcellona.
Per l’Orlandina che comunque ha avuto la miglior difesa di questo torneo assieme al Due Torri, non è stato certo molto positivo prenderne tre in una sola volta e perdere anche l’imbattibilità casalinga. La fine della giornata, in “chiaro - scuro” si è conclusa comunque con la festicciola, che dalla piazza Matteotti per la pioggia è stata spostata nel salone Cristo Re, dove alla presenza di autorità, tifosi e simpatizzanti, tra cori, spumante e coppe si è chiusa la brillante stagione, cercata, costruita e poi realizzata, dal presidentissimo Massimo Romagnoli, che ha riportato il nome di Capo d’Orlando nella Serie D.
La cronaca della gara parte già al 2’ con Craccò che colpisce di testa su punizione di Privitera. Al 4’ lo stesso Privitera impegna Bucca in una parata. Al 7’ esce bene Parafioriti e toglie la palla ad Alizzi. All’11’ dal limite ci prova Crinò. Sul fronte opposto al 13’ corner di Alosi per la testa di Russo che spedisce fuori misura. Al 18’ cross di Craccò per Scolaro che perde l’attimo propizio sotto porta.
Al 25’ la prima rete triangolo Scolaro – Bruno – Crinò con quest’ultimo che piazza la sfera alle spalle di Bucca. Al 31’ gran tiro di Alizzi in diagonale con la palla che finisce a fiori di aplo alla destra di Paterniti. Al 39’ a sbagliare sotto porta e Orioles. Mentre al 41’ arriva il raddoppio e la doppietta personale di Crinò che in diagonale trafigge ancora Bucca. Al 44’ ci prova Frisenda dal limite, ma Paterniti c’è e para a terra.
Nella ripresa, il tecnico ospite manda in campo forze fresche ed già al 1’ minuto di gioco arriva il goal di Rao. Al 48’ ci riprova Frisenda ma il portiere orlandino para. Al 51’ deviazione sotto porta di Orioles con Bucca che para. Al 56’ Rao dal limite calca alto. Al 65’ punizione di Ricciardo e goal di Rasà che supera Paterniti. Al 67’ traversa piena di Mantegna che calcia riprendendo un tiro precedente di Cucchiara. Al 70’ Bruno tutto solo sbaglia con la palla che va sopra la traversa. Al 71’ al doccia fredda, in una giornata piovosa, con il secondo goal firmato da Rasà che sorprende ancora Paterniti.
Poi al 74’ il tentativo di Orioles dal limite sopra la traversa. Il fuorigioco di Bruno al 75’ dubbio. Il tentativo di Orioles di testa al 79’ su cross di Mincica, parato da Bucca. L’intenzione dalla distanza di Privitera che spedisce fuori misura e il goal nei minuti di recupero messo a segno da Mincica, ma annullato dalla terna agrigentina, per fuorigioco.
Al triplice fischio, grande festa sotto la tribuna della Nuova Igea, mentre sotto la tribuna d’onore dell’Orlandina, applauso dal campo dei giocatori e la risposta freddina dei tifosi.
Salvatore Calà
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