Saremo attenti al modo in cui si
svilupperà il dibattito all’Assemblea Regionale Siciliana, in modo che
la legge di iniziativa popolare, su un argomento così importante e
strategico, quale è l’acqua, non venga stravolta; il nostro obiettivo
resta la proclamazione dell’acqua pubblica dalla fonte al rubinetto,
evidenziando che questo messaggio, tra i primi, arriva dalla Sicilia.”
Questa la dichiarazione di Teodoro La
Monica, tra i primi firmatari della petizione popolare sull’acqua
pubblica, recatosi in audizione, a Palermo, insieme ad Antonella Leto,
Alfio La Rosa, Domenico Giannopolo e Michele Botta, su convocazione
della quarta commissione regionale territorio e ambiente,
sottocommissione del servizio idrico.
In discussione il disegno di legge che
dovrà sancire il principio di tutela dell’acqua pubblica, per dare un
seguito a quanti – tantissimi – hanno firmato la petizione contro la
privatizzazione dell’acqua. Alla delegazione dei sostenitori del disegno
di legge è stato riferito che il 30 maggio prossimo verranno discussi
in commissione gli emendamenti e di seguito l’1 giugno si procederà al
dibattito in aula.
“Saremo vigili perchè le forze politiche esaltino
questo disegno di legge di iniziativa popolare e rafforzino la volontà
di chi – la maggioranza – vuole che l’acqua sia pubblica”.